TENNIS – ATP FINALS – Di ROSSANA CAPOBIANCO – La prima vittoria (64 64) di Kei Nishikori dopo tre sonore sconfitte contro Andy Murray: merito del giapponese una maggiore costanza nel corso del match, troppi errori e troppo passivo lo scozzese, supportato ma non troppo dal pubblico londinese. Nishikori ora attende il vincente di Federer-Raonic.
Nessuno dei due è apparso nel miglior stato di forma: a dir la verità per un bel pezzo del primo set è stato Nishikori quello ad apparire più in difficoltà dal punto di vista fisico; nonostante questo però e nonostante le caratteristiche tecniche che, confronti diretti alla mano, avrebbero favorito Andy Murray, lo scozzese ha portato sul campo della 02 Arena tutti i dubbi e le ritrosie di questo difficile 2014.
Forse anche scarico mentalmente a causa di un finale di stagione impegnatissimo allo scopo di raggiungere questo prestigioso torneo, Murray avrebbe potuto addentare il suo avversario durante il primo parziale ma la verità è che il britannico non è mai stato sufficientemente propositivo ed aggressivo per vincere questo match. Nonostante i numerosi doppi falli, gli errori inusuali e qualche difficoltà negli spostamenti Kei Nishikori ha sempre avuto le idee chiare durante la partita e questo, insieme ad una maggiore profondità di colpi e ricerca di vincenti, ha fatto la differenza.
Rinunciatario e dimesso, Murray non è mai riuscito a imporre gioco né è mai parso intenzionato a farlo: un campo mediamente veloce quello della O2 Arena, non così distante dal Plexicution di Melbourne.
L’unico sussulto di un Braveheart smarrito nella Greenwich peninsula londinese lo si è visto dopo che il giapponese ha avuto la chance del doppio break, nel secondo parziale: ci è voluta la collaborazione del suo avversario ma Murray ha recuperato fino a portarsi sul 4 pari; un dolorino al polpaccio, incertezza di fondo sempre e comunque, volti scuri nel buio degli spalti tra Amelie Mauresmo e Kim Sears, nell’angolo dello scozzese.
E’ così che Kei Nishikori si porta al comando (temporaneamente) del gruppo B e aspetta il vincente del match serale tra Federer e Raonic; intanto meglio non poteva esordire Kei, tra acciacchi ed emozioni. Murray gli ha dato una bella mano.
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