TENNIS – Dalla nostra inviata a Singapore Angelica Fratini
Signore e Signori benvenuti al “Serena Williams Show”!
No, non quello in campo. Ma quello in conferenza stampa dopo la semifinale vinta contro l’amica Wozniacki per 6-2 6-3 7-6(6). Serena è chiaramente di ottimo umore. Si parla di tennis (poco), si parla di musica, amicizia e un film sulla sua vita. Una performance di 15 minuti, interrotta da numerose risate dei presenti. Quando finisce ti chiedi se devi pagarle il biglietto per lo spettacolo. Che lo show abbia inizio!
Terzo set, sotto 4 a 1 nel tie-break Cosa le è passato per la mente.
«Ho pensato “Perdinci! Ho avuto un matchpoint e lei ha giocato così bene!”. Poi mi sono detta: “Va bene, adesso vado a casa. Ti avevo detto di svegliarti subito nel tie-brak e invece ora sei sotto 4 a 1. Tu non ascolti!”. Poi mi rendo conto che sono 4 pari, allora penso “Va bene, continua a lottare e vediamo cosa succeede”».
Partenza lenta nel primo set , nel secondo è andata meglio.
«Non volevo ripetere il match dell’altro giorno, il mio obbiettivo principale era di non perdere 6-0. Mi chiedevo perché inizio così lentamente? Devo capirlo e sistemare questa cosa, perché non è scusabile la prima volta, figuriamoci la seconda».
La racchetta polverizzata nel primo set quando era sotto 4 a 2. una performance che fa retrocedere a semplici dilettanti gente come Gulbis o Fognini.
«E’ stato epico, vero? Non lo so quante volte l’ho sbattuta, ma ragazzi, quella racchetta non mi farà più sbagliare, credetemi! E’ stata veramente leggendaria come distruzione di racchetta. Ho perso un pochino la calma. Beh voi lo sapete sono passionale. Do il 200%….Hai fans è piaciuto. Mi sono detta “Questa racchetta è passata a miglior vita”, così per dire…Non ne sono orgogliosa…» E scoppia a ridere.
Per la terza volta nell’anno, Serena ha perso il primo set contro Carolina, per poi vincere il match.
«Queste volta pensavo che avrebbe vinto lei, perchè stava giocando così bene. Stava giocando in modo diverso dalle ultime 4 o 5 volte. Totalmente differente. Una nuova strategia. Poi finalmente nel secondo set “Ah adesso ho capito!” Cioè ho capito cosa fanno certe giocatrici quando giocano contro Serena…Ma non andrò in troppi dettagli con voi».
Dopo il match perso 6-0 6-2 contro la Halep, Serena sperava di poter avere presto la sua rivincita. Gli dei del tennis l’hanno accontenta.
«Ah sono eccitata. Il mio primo obbiettivo è vincere…tre giochi. Decisamente il primo intento, sì. Partirò da qui. Sperando di riuscire a tenere un turno di servizio…sarebbe bello. E soprattutto spero di riuscire a farle un break almeno una volta. Cominciamo da piccoli obbiettivi».
Andare insieme a Carolina al concerto di Mariah Carey ed essere avversarie il giorno dopo.
«Lo abbiamo fatto molte volte quest’anno, regolarmente. Usciamo la notte prima e giochiamo il giorno dopo. Abbiamo giocato più volte quest’anno di quanto non abbiamo fatto nella nostra intera carriera! Poi amiamo Mariah Carey! Dovevamo assolutamente andare al concerto, oh sì».
L’incredibile punto sul match point salvato dalla Wozniacki. Il più bel punto del match.
«Io odio perdere un match quando ho un matchpoint a favore. E’ difficile dormire. Dopo è proprio difficile funzionare bene. Mi sono detta “Oh mio Dio, Caro non potrebbe giocare meglio. Non so proprio cosa avrei potuto fare di più”».
Un voto alla prima edizione della WTA Finals di Singapore. Stacey Allaster ha dato 10.
«Stacey ha dato un punteggio alto. Se dovessi essere un giudice e alzare la paletta?…difficile da dire. E’stata una esperienza splendida. Ho avuto una magnifica settimana qui. Tutti sono così incredibilmente ospitali. Gli alberghi sono tutti molto belli. Uhm…Ma soprattutto, il primo album che ho avuto in vita mia è stata un disco di Mariah Carey, quindi, solo per avermi fatto avere i biglietti…posti fantastici…io do un 11».
La sensazione magnifica di vincere e i sentimenti per Carolina che ha perso.
«E’ la prima volta che non mi sento felicissima dopo una vittoria, ovviamente se togliete Venus dall’equazione. Ho veramente rischiato di piangere, perché Caro è così carina, siamo amiche facciamo molte cose insieme. Sì è stato difficile. Sapete cosa mi piace della nostra amicizia? In campo diamo tutto, veramente, veramente, veramente il nostro meglio e quando usciamo dal campo, mettiamo tutto da parte. Ma ad essere onesta, non mi sono sentita felicissima. Lei è come la mia sorellina…da madre diversa…e padre diverso…e da un paese diverso».
Come ha vissuto l’attesa per il match Halep-Ivanovic che decideva chi si qualificava per il girone.
«E’stato pazzesco. Non voglio che mi capiti più. Se il prossimo anno mi qualificherò per le WTA Finals, devo vincere i miei match e non essere nelle mani di qualcun’altra. Halep era 5 -1 e ho pensato “Beh, forse mi qualifico”. Poi ha perso il primo set e ho chiamato la mia assistente “Devo prenotare un volo per domani”. Poi nuovamente Simona era avanti nel punteggio e poi pari. Mi sono detta “No, questo è troppo. Prossimo anno, vinco i miei 3 match, come ha fatto Carolina. E’ troppo stressante per me. E’ stato come un film drammatico su NetFlix e a me non piacciono i film drammatici. Non riesco a gestire bene la pressione, fuori dal campo. Mio Dio è troppo. Sareste sorpresi. Quando guardo un film drammatico, vado fino alla fine e guardo il finale. Come in quel film con Liam Neeson, con lui bloccato nella neve, i lupi o qualche cosa così. Lo avete visto quel film? E’ stato orribile. E lui stava su un aereo che precipita. Ho guardato i primi 20 minuti e il mio cuore andava a mille. Allora ho mandato avanti un po’, ancora dramma. Ancora un po’avanti, sempre dramma. Sono andata alla fine del film e finisce che muore. Cosa?! Immaginatevi se avessi guardato tutto il film. Ci sarei rimasta malissimo. Io piango facilmente. No, io guardo le commedie e i film di azione. Adoro i film di azione. Ma niente drammi. No».
Un film sulla sua vita, che genere sarebbe.
«Adesso, spiace dirlo, ma sarebbe un grande dramma. Ci sarebbe tanta commedia anche, perché io non sono una persona seria fuori dal campo. Potrebbe essere un musical. Grande idea! Sì dovrebbe essere un musical di Broadway».
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