TENNIS – DI FABRIZIO FIDECARO – SINGAPORE – Simona Halep ha ipotecato il passaggio alle semifinali delle Wta Finals grazie a una clamorosa vittoria per 60 62 ottenuta sulla numero uno del mondo Serena Williams.
Sei-zero sei-due. A Serena Williams. No, non a favore della pantera di Compton, ma a vantaggio della sua avversaria odierna, Simona Halep. Le Wta Finals di Singapore sono state teatro oggi di un risultato davvero clamoroso: non tanto per il nome della vincitrice, dato che la rumena è attualmente numero 4 del mondo ed era numero 2 fino a poche settimane fa, quanto per le dimensioni. La miseria di due game concessi alla prima giocatrice del ranking Wta era un esito onestamente impronosticabile.
Della cronaca del match c’è davvero poco da dire. La Halep, che già all’esordio aveva rifilato un perentorio 62 63 a Eugenie Bouchard, ha continuato a esprimere il suo miglior tennis, continuo e aggressivo. La statunitense ha sofferto fin dall’inizio e non è mai riuscita a entrare in partita: lenta, fallosa, in apparenza persino poco determinata. Persi i primi otto game di fila, ha cercato una timida reazione mancando una chance per il 2 pari nel secondo set, ma è stato un fuoco di paglia. Nel corso dell’incontro Serena ha avuto a disposizione complessivamente sei palle break (due nell’ultimo gioco), ma non ne ha convertita nessuna, a fronte dell’ottimo bilancio di cinque su sei messo a segno dalla sua rivale.
La Williams, che si è mossa male ma non ha comunque mai richiesto un medical timeout, non raccoglieva solo due giochi in un incontro dal lontanissimo 1998, quando a Oklahoma City, appena sedicenne, incassò un doppio 61 dalla sudafricana Joannette Kruger. In conferenza stampa Serena non ha cercato scuse, rendendo pieno merito alla Halep e non facendo riferimento a eventuali problemi fisici, pur ammettendo di non essere al 100 per cento della condizione.
Dal canto suo, la tennista dell’est, apparsa quasi commossa al termine dell’impresa compiuta, ha ormai un piede e tre quarti in semifinale, avendo vinto entrambi i suoi match senza lasciare per strada alcun parziale (e con punteggi nettissimi). A seguire, scenderanno in campo Ana Ivanovic e Eugenie Bouchard, le sconfitte della prima giornata, per una sfida con un’atmosfera da ultima spiaggia. Se a prevalere fosse la canadese, la Halep sarebbe già matematicamente qualificata, assicurandosi inoltre il primo posto nel girone.
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