TENNIS – DA PARIGI BERCY, VALENTINA CLEMENTE – Le prime parole del neo-papà Novak Djokovic, giunto a Parigi Bercy per difendere il suo titolo e il numero 1 nel ranking dall’assalto di Roger Federer.
Rilassato, concentrato e felice: questo il Novak Djokovic giunto a Parigi per il Masters di Bercy, prima prova da ‘padre’ nel circuito. Tuttavia la sintesi dello stato attuale delle cose per il campione serbo non si limita all’arrivo di suo figlio Stefan, ma comprende ovviamente la difesa del primo posto nella classifica mondiale dagli attacchi di Roger Federer. Il torneo francese ora, e le Atp Finals poi, saranno quindi due nodi cruciali per Nole che, nonostante il cambio di marcia e di priorità, non lascia indietro un metro della sua passione per il tennis.
«Per fortuna eravamo preparati all’arrivo di nostro figlio e la gravidanza ci ha dato il tempo di adattarci al meglio, quindi per me questo cambiamento non è stato fonte di distrazione, al contrario ha portato un maggiore entusiasmo per aver aver avuto modo di viverlo al meglio. Fortunatamente Stefan è nato una settimana fa e quindi ho avuto la possibilità di essere accanto a Jelena. Per ora il piccolo non è ancora in grado di viaggiare, pero’ in futuro… magari tra un anno mi piacerebbe che la mia famiglia sia al mio fianco quando possibile. In questo momento mi sento il numero 1 del mondo per esser diventato padre».
Avere altre priorità per Djokovic non significa affatto appendere la racchetta al chiodo o lasciar scivolare via le conquiste fatte nel corso degli anni e l’ambizione sportiva resta sempre la stessa. Il duello con Federer poi ha sempre avuto un quid più interessante, viste le qualità dello svizzero: «Finire l’anno al numero 1 è uno dei miei obiettivi, ma è chiaro che con Roger la battaglia sarà dura. Lui sta giocando davvero bene in questo periodo e lo ha dimostrato vincendo i tornei di Shanghai e Basilea. L’unica differenza tra me e lui in questo momento è la finale di Coppa Davis, che in qualche modo gioca a mio vantaggio. Mi sono preparato a questa sfida, anche perché per me lui è sempre stato un avversario difficile, anche lo scorso anno quando ha attraversato il suo periodo negativo. Ho sempre pensato che Roger sarebbe potuto tornare tra i contendenti al numero uno».
Il sorteggio ha voluto un debutto non semplice per il serbo che, dall’altra parte della rete, troverà il tedesco Philipp Kohlschreiber: «In questo momento per me qualsiasi incontro appare complesso, anche perché non ho disputato alcun match indoor.Kohlschreiber è un ottimo giocatore, capace di porre problemi su ogni tipo di superficie e credo che le condizioni del terreno (leggermente più lente) siano a suo favore. Oggi ha giocato bene e l’ultimo scontro agli Us Open vi posso assicurare che non è stato facile: domani penso che lo sarà ugualmente».
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