TENNIS – Di Piero Vassallo
PARIGI-BERCY. Per l’undicesima volta su altrettanti incontri Novak Djokovic batte Gael Monfils e si qualifica per i quarti di finale del Masters 1000 di Parigi-Bercy. Con la sconfitta del parigino i francesi perdono l’ultimo beniamino ancora in gara e per la prima volta dal 2006 non ci sarà neanche un transalpino nei quarti.
Djokovic si conferma bestia nera de “La Monf” che da professionista non è mai riuscito a batterlo. L’unico successo del francese è datato 2004, nei quarti del future di Bergamo. Per la verità ci è andato vicino un paio di volte, la più celebre proprio a Bercy, nella finale del 2009 che gli sfuggì solo al tie break del terzo. Lasciatosi alle spalle il problema al ginocchio che lo ha costretto a saltare la trasferta asiatica, Monfils ha provato a far partita pari con un Nole apparso per niente distratto dalla recente paternità. Il francese ha pagato una partenza col freno a mano tirato e segnata da troppi errori che gli sono costati subito il break di svantaggio.
Superato lo shock iniziale Monfils è entrato gradualmente in partita, mettendo paura al serbo che avanti 5-4 e servizio ha dovuto salvare due palle break. Il break ottenuto da Djokovic nel terzo game del secondo parziale sembrava poter chiudere di fatto l’incontro, invece il numero 21 del mondo è stato bravo a reagire immediatamente recuperando il break di svantaggio e da lì è riuscito a far partita pari con il campione di Wimbledon. Per due volte il francese si è trovato a due punti dal set, ma gli è mancato il colpo del KO e al tie break ha pagato dazio regalando quattro punti di cui gli ultimi tre consecutivi. Aspettando la finale di Davis, Monfils archivia così una stagione ATP comunque positiva: chiuderà l’anno tra i primi 20 della classifica, è tornato a vincere un titolo dopo quasi tre anni e per la prima volta in carriera ha raggiunto i quarti di finale in due prove dello Slam nella stessa stagione. Con queste credenziali cercherà di guadagnarsi un posto da singolarista nella finale di Lille contro la Svizzera, in programma a fine novembre. Nella semifinale contro la Repubblica Ceca i titolari furono Tsonga e Gasquet, ma nessuno dei due vive un momento particolarmente esaltante e le candidature di Simon e Monfils sono più che mai valide, viste soprattutto le condizioni ambientali particolarmente “calde”, perfette per scatenare tutta il folle talento del parigino.
L’obbiettivo di Novak Djokovic invece è quello di difendere il numero 1 ATP dagli attacchi sempre più furiosi di Roger Federer. I 490 punti di distacco attuali costituiscono un margine davvero sottile: per arrivare alle Finals di Londra ancora al comando Nole deve raggiungere la finale a Bercy, così da non doversi preoccupare dei risultati del rivale. Missione tutt’altro che semplice visto che sulla sua strada c’è nuovamente Andy Murray, battuto nettamente nelle ultime sfide, ma in condizioni di forma finalmente ottimali e fresco di qualificazione al Master.
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