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Stats / US Open, prima settimana: Serena Williams sarà ancora n.1, oltre il 50% delle vittorie per le italiane

TENNIS – Di Giancarlo Di Leva

NEW YORK. Uno dei temi di maggior interesse in campo femminile dell’edizione di quest’anno dello Slam americano era l’attacco al trono mondiale di Serena Williams da parte delle più agguerrite inseguitrici in classifica che dopo i tornei di avvicinamento si erano ridotte alla rumena Halep (n.2 del ranking) e alla ceca Kvitova, recente vincitrice a Wimbledon (n.4) che avrebbero potuto centrare l’obiettivo se avessero vinto il torneo e contemporaneamente la Williams fosse uscita prima delle semifinali.

Ebbene la prima settimana ha già sciolto l’enigma: Serena può dormire sogni tranquilli. Sia la Halep che Kvitova hanno salutato anzitempo il torneo perdendo al 3° turno da avversarie impronosticabili, entrambe provenienti dalle qualificazioni: la croata Lucic Baroni (32 anni), che ha battuto la Halep, è n.121 in classifica, invece la ventunenne serba Krunic (n.143 del ranking) è al suo secondo Slam dopo gli Us Open dello scorso anno e fin qui aveva vinto solo 5 match su 17 giocati in tornei maggiori.

Oltre alle teste di serie n.2. e 3 è uscita al 2° turno anche la n.4, Agneska Radwanska, la n.6 Kerber e la Ivanovic (n.8) che appariva alla vigilia essere il pericolo principale della Williams fino alle semifinali. Le quotazioni di Serena, che finora ha lasciato per strada solo 11 game in 3 turni giocati tutti contro connazionali (Towsend, King e Lepchenko) appaiono aumentate.

Le Italiane

Pur non ripetendo l’exploit dello scorso anno quando 3 azzurre raggiunsero gli ottavi (Vinci, Pennetta e Giorgi) 2 i quarti (Vinci e Pennetta) e Flavia addirittura la semifinale, ottenendo così la migliore performance in assoluto dell’era Open in tornei dello Slam (71,43% con 15 vittorie e 6 sconfitte) i risultati delle italiane fin qui sono state più che soddisfacenti: Errani è già ai quarti ed oggi Flavia gioca per raggiungerla. Per il 7° anno consecutivo il risultato delle azzurre sarà superiore al 50%. In precedenza nell’Era Open era successo solo altre 3 volte.

 

Giancarlo Di Leva

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