TENNIS – ALBUQUERQUE. La vittoria per 63 64 contro Sesil Karatancheva al primo turno dell’Itf da 75.000 $ di Albuquerque dà il via alla seconda carriera di Nicole Vaidisova. La ceca non giocava un match ufficiale da quattro anni e mezzo, un periodo di inattività durante il quale ha recuperato da un infortunio al polso, ma soprattutto si è sposata, e poi separata, dal collega Radek Stepanek.
Proprio la separazione, ed un ruolo da mogliettina comprimaria che le stava stretto, potrebbero aver fatto scattare qualcosa nella testa dell’ex ragazzina prodigio. Già, perché Nicole era considerata dagli addetti ai lavori la più promettente della sua generazione. A 16 anni era già in semifinale al Roland Garros ed aveva terminato l’anno (2006) nella top ten, nella prima parte del 2007 aveva poi “illuso” tutti con la semifinale agli Australian Open, e i quarti a Roland Garros e Wimbledon. Insomma, i risultati precoci – a conferma delle previsioni – lasciavano intendere un futuro radioso e ricco di successi. Invece già da fine 2007 qualcosa si è inceppato: un virus ed un infortunio al polso destro l’hanno costretta a saltare gran parte della seconda parte di stagione. Dopo un 2008 ed un 2009 tormentati, Nicole ha deciso di appendere (momentaneamente a questo punto) la racchetta al chiodo a marzo 2010, al termine di una magra raccolta in tre tornei del nord America (3 sconfitte ed una sola vittoria).
A quel punto l’allora 20enne Vaidisova ha pensato fosse meglio mettere su famiglia con Stepanek ed accompagnarlo nel circuito. Per il dispiacere di tanti, che vedevano in lei uno degli sprechi di talento maggiori della storia recente. La più talentuosa delle annate ’89-’90 a casa a far la calza, mentre le varie Azarenka, Radwanska, Wozniacki, Kvitova vincevano ed arrivavano ai vertici. A metà del 2013 però è arrivato il divorzio con il consorte e connazionale Stepanek, e forse la voglia di riprendere in mano la racchetta, di assecondare quel talento ancora tanto inespresso, il prenderci gusto a colpire pallina dopo pallina, le hanno dato la spinta necessaria a tentare il rientro.
I campanelli erano suonati proprio a pochi mesi dalla separazione, quando sui social network aveva comunicato che stava lavorando duro con la sua amica Iveta Benesova per rimettersi in forma. Curiosamente la Benesova in Melzer ha da poco annunciato il ritiro dall’attività agonistica. Nicole intanto – in barba agli scettici – ha dato seguito alle sue intenzioni: il suo ritorno era dato ormai per certo quando il suo nome è comparso nella entry list dell’Itf di Albuquerque, ma è solo quando nella notte italiana la si è vista scendere in campo che è arrivata l’ufficialità. Curiosamente si è trovata di fronte un’altra bambina prodigio, quella Sesil Karatancheva, sua coetanea, che arrivò nei quarti al Roland Garros nel 2005 prima di fermarsi per tutt’altro motivo e vedere arenarsi la sua carriera (cliccando su questo LINK potete rivedere il match).
I movimenti per Nicole sono ancora, comprensibilmente, un po’ impacciati. Ma i colpi sono ancora lì, pronti ad esplodere in tutta la loro pesantezza. Forse la Vaidisova potrebbe aver perso il treno, o forse no. La Wta negli ultimi anni ci ha insegnato che “non è mai troppo tardi”, anche 1659 giorni dopo. E una vittoria è già un bel modo di ricominciare.
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