TENNIS – Di Diego Barbiani
«Miei cari amici, per quindici anni siamo stati ciascuno parte della vita dell’altro». Comincia così la lunghissima lettere che Na Li ha scritto e pubblicato sul suo profilo di Facebook per comunicare il proprio ritiro.
E’ tutto vero dunque: le voci ad inizio mese lanciate da Mary Carrillo, l’indiscrezione del Chila Daily Europe di giovedì. La cinese ha detto basta. Non con una conferenza stampa, ma con una lettera diretta ai tantissimi fan sparsi in tutto il mondo e qui riassunta nei suoi punti più importanti:
«Decidere di dire basta è stato per me molto più difficile che vincere sette partite di fila nel caldo dello Slam australiano – ha detto – Mi ci sono voluti diversi mesi per arrivare alla decisione che i miei dolori cronici non potranno più permettermi di essere la tennista che vorrei per cui allontanarmi ora da questo sport è la decisione che ritengo più giusta non solo per me ma anche per la mia famiglia».
«Avere l’opportunità di portare in Cina ed in tutta l’Asia maggiore risalto al tennis è stato un privilegio che amerò per sempre. Ma nello sport, come nella vita, tutte le grandi cose devono finire». La cinese non giocherà a Wuhan come all’inizio prospettato. Nei prossimi giorni ha in programma due conferenze stampa: la prima il 21 Settembre a Pechino, la seconda a Wuhan il 23 ed infine, sempre a Pechino, ci sarà la cerimonia di ritiro ufficiale il 29 di Settembre.
Quando Na Li scrive che ha portato maggiore attenzione in Cina ad uno sport come il tennis dice la verità e se non bastasse il discorso sugli stadi avvenieristici e le strutture moderne sorte negli ultimi anni (si è passati da 2 tornei nel 2008 ai 10 attuali) si può citare l’episodio di cui parlava tempo fa il suo ex coach Carlos Rodriguez, che al ritorno dall’Australian Open trionfale fu accolto in Cina da un tassista con in mano un mazzo di rose che gli disse: «La ringrazio, perché ciò che sta facendo con Na Li è motivo di grande orgoglio per tutti noi».
«Il 2014 è stato per me un anno incredibile che mi ha regalato la gioia di vincere il secondo titolo Slam in carriera ed ho avuto la possibilità di dividere il successo con il mio paese, mio marito, il mio coach e tutti voi miei fan – ha scritto Na Li – ma la maggior parte della mia carriera è stata segnata da un infortunio al ginocchio, ed è per questo motivo che spesso ho indossato un grande cerotto attorno ad esso, diventato con il tempo parte del mio look in campo».
«Nonostante fossi tornata a competere tante volte in passato dopo un intervento chirurgico, questa volta ho capito che non sarebbe stato così. Dopo quattro interventi chirurgici e decine di iniezioni per alleviare il dolore, il mio corpo sta dicendo basta. I precedenti tre interventi furono al ginocchio destro, quest ultimo invece è stato nel ginocchio sinistro e questa volta ho capito che non sarei più tornata ad alti livelli».
Na Li lascia da vincitrice uscente di una prova dello Slam e con la grande soddisfazione di essere stata n.2 del mondo, traguardo ancora mai avvicinato da nessun cinese (maschio o femmina) in singolare. Non ha rimpianti, dice di aver realizzato nel corso della sua carriera molto più d quello che sognava e, ripete, che quello che ha fatto per il suo paese la rende veramente fiera. Insieme alla IMG, inoltre, ha detto di voler ora proseguire con il tennis sotto il punto di vista della crescita del tennis nel suo paese, continuare assiduamente a lavorare per aumentarne la popolarità. E’ in programma, infatti, l’apertura della “Na Li Tennis Accademy” che fornirà anche borse di studio ai propri iscritti. Sarà coinvolta nella “Right to play”, un’organizzazione che si rivolge ai bambini più sfortunati per aiutarli a superare le difficoltà tramite lo sport.
«Vorrei una famiglia – scrive – e vorrei ritrovare tutte quelle persone che a causa del tennis ho potuto vedere solo di rado negli ultimi anni. Non vedo l’ora di tornare nei posti in cui ho giocato per vederli sotto un’altra inquadratura. Non vedo l’ora, soprattutto, di vivere una vita rilassata».
Ringrazia tutti Na Li, ma proprio tutti, in una lunghissima lista che parte dai suoi genitori ed arriva fino ai tantissimi tifosi che l’hanno supportata, e si conclude con un bel pensiero rivolto a tutti: «Se vuoi essere un giocatore di tennis, un avvocato, un insegnate, un dottore o un uomo di successo ti esorto a crede in te stesso ed a seguire i tuoi sogni. Se io ce l’ho fatta, puoi farcela anche tu! Sii l’uccello che esce dal nido. Con il duro lavoro, i tuoi sogni si avvereranno».
Buona fortuna Na Li, e grazie di tutto.
Ecco qui la lettera pubblicata in inglese
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