TENNIS – US OPEN – Nel primo giorno di US Open Andy Murray e Stan Wawrinka faticano non poco per passare il turno: ko Haase e Vesely in quattro e tre lottati set, con lo scozzese negli ultimi due set costretto a giocare un altro match a causa di vistosi problemi fisici. Djokovic lascia solo sette giochi, mentre Sharapova domina il derby delle Marie annichilendo la Kirilenko. Italiani: bellissime vittorie per Seppi e Bolelli, bene anche Errani e Vinci, mentre cadono Giorgi e Knapp.
MASCHILE
MURRAY BATTE I CRAMPI E HAASE. Da qualche mese in netto calo di convinzione e risultati, Andy Murray, malgrado i propositi baldanzosi alla vigilia del torneo, ha confermato tutte le difficoltà del periodo anche all’esordio contro Robin Haase. Lo scozzese ha vinto, sì (63 76(6) 16 75), ma non ha convinto per nulla. Soprattutto il suo avversario, che non ha gradito il ciondolarsi quasi da moribondo di Murray da fine terzo a metà quarto set. Crampi, ha poi spiegato Andy, che aveva portato a casa i primi due set per 63 76, salvo poi sparire dal campo nel terzo (ceduto 61). Haase si è poi trovato avanti 4-1 nel quarto, ma non è riuscito a capitalizzare il vantaggio contro un avversario che sembrava sull’orlo del ritiro per problemi fisici. Nonostante i palesati dolori (almeno stando alla mimica), lo scozzese è riuscito a recuperare chiudendo con estrema fatica per 75 al quarto set dopo 3 ore e 8 minuti. Al prossimo turno per Murray non ci sarà l’insidioso Stepanek, bensì il tedesco Bachinger, che sconfitto piuttosto nettamente proprio il ceco al primo turno.
TSONGA: BRIVIDI E DISCESA. TUTTO FACILE PER RAONIC. Al quarto set è stata una passeggiata di salute, ma a Jo-Wilfried Tsonga devono essere corsi brividi lungo la schiena durante quei tre set point, al terzo set, che lo avrebbero mandato sotto 2 set a 1 contro Juan Monaco. Dopo aver vinto il primo, infatti, il francese ha ceduto il secondo ed è riuscito a portare a casa il terzo solo al tie-break, non prima di aver salvato tre set point. Passata la paura, Tsonga è poi ripartito più tranquillo e rilassato, mentre Monaco ha un po’ tirato i remi in barca, lasciando campo libero all’avversario. Non prima però di aver annullato un match point con uno spettacolare passante sotto le gambe. Il match è finito 63 46 76(2) 61.
Nessun problema invece per Milos Raonic. Il canadese ha superato agevolmente l’ostacolo rappresentato dal giapponese Taro Daniel, sconfitto 6-3 6-2 7-6(4).
DJOKOVIC COMINCIA LA SCALATA CONVINCENDO. Impegnato nell’ultimo match sul campo centrale, Novak Djokovic non ha avuto problemi a superare l’ostacolo rappresentato dall’argentino Diego Schwartzmann: 61 62 64 per il n.1 del mondo, che si è concesso una piccola pausa mentale solo nel terzo set, dove ha lasciato il controbreak nel sesto gioco. Ora Nole aspetta Paul Henri Mathieu.
L’ALTALENANTE WAWRINKA SUPERA VESELY CON QUALCHE BRIVIDO. Sfida affascinante quella che ah concluso la sessione diurna sul campo centrale: Stan Wawrinka, n.4 del seeding, ha sconfitto il giovane Jiri Vesely 6-2 7-6(6) 7-6(3). Partita che sembrava in totale controllo dell’elvetico, ma che ha rischiato di sfuggirgli di mano verso la fine del secondo set. Trovato il doppio vantaggio, ha continuato comunque a sbagliare, limitando i danni e chiudendo al primo match point a favore.
BENE SEPPI CHE TROVA KYRGIOS. BOLELLI-SHOW CONTRO POSPISIL. L’Italia maschile è entrata in scena con Andreas Seppi e Simone Bolelli. L’altoatesino si è sbarazzato di Sergiy Stakhovsky con un rapido 63 61 64 al termine di un match senza storia. Andreas, autore di un’ottima prova, se la vedrà ora con il giovane australiano Nick Kyrgios, che ha eliminato il russo Mikhail Youzhny in quattro set.
Per il giocatore di Budrio è arrivata una super vittoria contro Vasek Pospisil, recente finalista di Washington, battuto 2-6 6-4 6-2 3-6 6-3. Al secondo turno troverà Tommy Robredo.
STEPANEK TRAVOLTO. Brutta sconfitta per il veterano ceco Radek Stepanek, che ha racimolato appena sette game (63 62 62) al debutto contro Matthias Bachinger.
FEMMINILE
SHARAPOVA ANNIENTA L’ALTRA MARIA: KIRILENKO KO. Poteva essere un primo turno insidioso, memore di alcune battaglie giocate in passato (la più famosa quella giocata al primo turno degli Australian Open 2010, vinti dalla sfavorita dopo tre ore), nonostante l’avversaria non stia vivendo il miglior momento della carriera. Invece non ha avuto alcun problema Maria Sharapova a superare la sua omonima e connazionale Kirilenko, che è rimasta in partita solo un set: 64 60. Al secondo turno Masha avrà la rumena Dulgheru.
L’ETA’ E’ SOLO UN NUMERO: VENUS VINCE LA SFIDA CON KIMIKO DATE KRUMM. Classe ’80 la prima, classe ’70 (addirittura) la seconda. È Venus Williams a battere Kimiko Date Krumm, 78 anni in due, e a portare a casa la sfida delle veterane. E’ stata la prima ad aggiudicarsi il primo set per 62, ma la maggior freschezza di Venus è venuta fuori alla distanza. La Williams, dopo aver vinto per 63 il secondo set, si è portata avanti 5-0 nel terzo. Qui però è arrivata la reazione dell’indomita giapponese, che si è rifatta sotto fino al 5-3, salvo poi cedere un’altra volta il servizio ed il match.
HALEP, KERBER E PETKOVIC CEDONO UN SET, OK RADWANSKA E BENCIC. Partenza lenta per la numero 2 del mondo Simona Halep, che ha ceduto un set a Danielle Rose Collins, prima di prenderle le misure e prevalere con lo score di 67(2) 61 62. Al terzo anche l’affermazione di Andrea Petkovic su Ons Jabeur: 76(7) 16 63. Ancor più sofferto il debutto dell’altra tedesca Angelique Kerber, che l’ha spuntata solo per 62 36 75 su Ksenia Pervak. Nessun problema, invece, per Agnieszka Radwanska all’esordio: la polacca si è sbarazzata con un rapido 61 60 della canadese Sharon Fichman. Bene anche la giovane svizzera Belinda Bencic, che ha rifilato un perentorio 63 62 alla più esperta belga Yanina Wickmayer.
FUORI KNAPP E GIORGI, BENE VINCI ED ERRANI. Sono quattro le tenniste azzurre subito impegnate nella campagna statunitense: Sara Errani, Roberta Vinci, Camila Giorgi e Karin Knapp. Nulla da fare per quest’ultima, sconfitta con il punteggio di 64 63 dalla bulgara Tsvetana Pironkova.
La romagnola, quattordicesima favorita del tabellone, sfiderà all’esordio una Kirsten Flipkens non ai livelli dello straordinario (per lei) 2013 per provare a ritrovare convinzione e scacciare i fantasmi dello scorso anno quando qui a New York scoppiò in uno sfogo in conferenza stampa dopo la sconfitta al secondo turno contro Flavia Pennetta.
Roberta Vinci invece non ha alcun problema contro la Ormaechea: l’azzurra vince convincendo in due set e avanza al secondo turno, l’unica azzurra al momento a farcela.
Camila Giorgi, dopo il bel torneo di New Haven, ha perso da
Anastasia Rodionova in rimonta, 16 75 63. Una sconfitta che brucia doppiamente, visti gli ottavi dello scorso anno.
L’australiana affronterà al secondo turno Sara Errani, autrice di una bella prova contro Kirsten Flipkens, piegata 61 75.
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