TENNIS – Di Giancarlo Di Leva
La splendida finale tra Djokovic e Federer (12° sfida tra i due in uno Slam) che ha visto il secondo successo del serbo sui campi londinesi dopo quello del 2011 (come per la Kvitova), è stato il miglior epilogo di un torneo che ricorderemo per vari motivi:
– ci ha dato la possibilità di rivedere il Federer più convincente e continuo da 2 anni a questa parte. Era probabilmente l’ultima chance per lo svizzero di vincere un Major e aumentare gli argomenti per essere ritenuto il più grande tennista di tutti i tempi. Roger ha combattuto col cuore, giocando il tennis più aggressivo mai espresso in carriera (44/67 il bilancio delle discese a rete) senza darsi mai per vinto anche quando si è trovato sotto 2-5 nel quarto set e ha dovuto annullare un match point. Federer a 32 anni e 10 mesi è il più anziano finalista dei Championships dopo Rosewall che ne aveva 39 anni nel 1974.
– ci consegna un Djokovic rigenerato che scaccia via la frustrazione per aver perso le ultime 3 finali Slam e riconquista meritatamente il trono mondiale a spese di Nadal che era n.1 dal 30 settembre 2013 (34 settimane consecutive)
– per la prima volta si sono visti in uno Slam finalmente giovani pretendenti alla vittoria. Raonic e Dimitrov, entrambi in semifinale, hanno dimostrano di aver ridotto le distanze dai migliori (tanto è che sono da lunedì entrambi tra i Top Ten e destinati a restarci stabilmente) anche se per il momento i Fab Four continuano a dettare legge. In più è salito alla ribalta il promettente 18enne australiano Kyrgios che battendo il n. 1 Nadal negli ottavi di finale si è reso artefice della più grande sorpresa del torneo.
– gli Usa affondano : per la prima volta dal 1911 non ci sono tennisti americani (uomini e donne insieme) negli ottavi di finale.
I NUMERI DEL TORNEO:
7 – le vittorie di Djokovic nei tornei dello Slam (in 14 finali): 4 Australian Open, 2 Wimbledon e 1 Us Open
9 – le finali di Federer a Wimbledon: supera il record nella storia del torneo che deteneva in comproprietà con gli inglesi Renshaw e Gore che raggiunsero 8 finali tra il 1881 e il 1912!
11 – i match vinti dai giocatori provenienti dalle qualificazioni /lucky losers (35,4% di resa). Bolelli e Wang (Tpe) sono giunti al 3° turno.
15 – le finali di Wimbledon concluse al 5° set nell’Era Open. L’ultima risaliva al 2009 quando Federer si impose su Roddick per 16/14 nel set decisivo
23 – le partite concluse al 5° set. Fognini e Kyrgios hanno recuperato 2 set di svantaggio rispettivamente contro l’amerciano Kuznetsov (1° turno) e Gasquet (2°turno)
29 – i plurivincitori di Wimbledon nel singolare maschile dopo la seconda vittoria di Djokovic
35 – gli head to head tra Federer e Djokovic (bilancio 18-17 per lo svizzero e 6-6 negli Slam)
36 – gli Slam vinti dai Fab Four (su 38 disputati) dal Roland Garros 2005: 14 Nadal ,13 Federer, 7 Djokovic e 2 Murray. Uniche eccezioni Del Potro (Us Open 2009) e Wawrinka (Australian Open 2014).
41- le nazioni rappresentate nel main draw (furono 35 nel 2013). Per la prima volta è presente un tennista della Repubblica Domenicana (Estrella).
61- le partecipazioni di Federer e di Hewitt nei tornei Slam. Il record è del francese Santoro (70)
73 – le vittorie di Federer in 16 partecipazioni. Il record è di Connors con 84 vittorie in 21 partecipazioni.
113 – i tie break giocati. E’ record assoluto per gli Slam. Feliciano Lopez da solo ne ha giocato 9 (su 13 set disputati),
GLI ITALIANI:
Su 5 tennisti presenti nel main draw (Fognini, Seppi, Lorenzi, Volandri e Bolelli) solo Fognini e Bolelli hanno superato il 1° turno, approdando poi al 3°. La nota lieta è rappresentata da un redivivo Bolelli che ha sfiorato il colpaccio arrendendosi solo al 5° set contro la tds n.10 Nishikori e dimostrando ancora una volta buona attitudine sui campi in erba (bilancio a Wimbledon 8W/6L). E’ un risultato incoraggiante grazie al quale il tennista bolognese riavvicina i Top 100 da cui era uscito nel giugno del 2013 (da lunedi è n.109). Il risultato di squadra è comunque il migliore dal 2009 e per la prima volta dal 2008 gli uomini hanno fatto meglio delle donne.
|
DONNE |
UOMINI |
|
|
|
TOTALI |
|
|
|
|||
ANNO |
W |
L |
TOT |
% W |
W |
L |
TOT. |
% W |
W |
L |
TOT. |
% W |
2008 |
3 |
6 |
9 |
33,33 |
5 |
6 |
11 |
45,45 |
8 |
12 |
20 |
40,00 |
2009 |
10 |
7 |
17 |
58,82 |
5 |
5 |
10 |
50,00 |
15 |
12 |
27 |
55,56 |
2010 |
7 |
8 |
15 |
46,67 |
3 |
4 |
7 |
42,86 |
10 |
12 |
22 |
45,45 |
2011 |
7 |
7 |
14 |
50,00 |
3 |
5 |
8 |
37,50 |
10 |
12 |
22 |
45,45 |
2012 |
11 |
8 |
19 |
57,89 |
1 |
7 |
8 |
12,50 |
12 |
15 |
27 |
44,44 |
2013 |
10 |
7 |
17 |
58,82 |
3 |
4 |
7 |
42,86 |
13 |
11 |
24 |
54,17 |
2014 |
2 |
6 |
8 |
25,00 |
4 |
5 |
9 |
44,44 |
6 |
11 |
17 |
35,29 |
Volandri che a Wimbledon ha vinto una sola partita in 9 partecipazioni (nel 2004 contro il britannico Delgado), con la sconfitta subita all’esordio dal francese Roger Vasselin ha totalizzato 18 sconfitte consecutive negli Slam battendo il record negativo del costaricano Marin che tra il 1997 e il 2007 totalizzò 17 sconfitte consecutive senza mai aver avuto la soddisfazione di vincere un match in uno Slam.
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