TENNIS – Dal nostro inviato ad Umago Salvatore De Simone
Fabio Fognini esce con le ossa rotte dal trittico di tornei in cui lo scorso anno fece faville. Dopo la semifinale a Stoccarda gettata al vento contro Bautista Agut ed il secondo turno ad Amburgo dove fu sorpreso da Filip Krajinovic, anche ad Umago è stato fermato prima della finale.
Non un Luglio esaltante per il n.1 azzurro, che rischia di uscire dai primi venti giocatori del mondo dal prossimo lunedì. «Oggi ho giocato male – ammette con autocritica il ligure – ho dato tutto quello che potevo ma non sono riuscito a far bene. Nel secondo set potevo andare sul 5-2 e forse il match poteva andare in modo diverso, ma è andata male». Fognini non è proprio soddisfatto del suo modo di giocare, confessando che «quando ero in svantaggio mi ha dato una mano lui. Ho lottato, ma la palla non andava e ho giocato corto».
Si deve voltar pagina, la stagione non è finita ed ora comincia un periodo difficile con i tornei Atp 1000 in nord-america, «Ora vado a casa e mi riposerò in vista di Toronto». «Quelli americani sul cemento sono tornei difficili – ha concluso – giocano i migliori al mondo. Cercherò di lottare e di provare a fare il meglio».
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