Categories: Wimbledon

Wimbledon: Gulbis si infrange su uno Stakhovsky maestoso

TENNIS – Dal nostro inviato a Wimbledon Diego Barbiani

Sergiy Stakhovsky ha battuto Ernests Gulbis 6-4 6-3 7-6(5) ed è approdato al terzo turno di Wimbledon dove affronterà il vincente tra Jeremy Chardy e Marinko Matosevic.

Uno Stakhovsky maestoso, autore di una partita ai limiti della perfezione. Sull’erba di Wimbledon ha dimostrato ancora una volta di sapersi esprimere a livelli elevatissimi, disinnescando da subito la potenza e l’aggressività del lettone. Le sue volèe strappavano applausi scroscianti e dopo un po’ la sensazione era quella di un’autentica lezione di tennis.

Una prestazione straordinaria, sui livelli di quella che lo scorso anno gli permise di superare Roger Federer. Gulbis era sbalordito, non è mai riuscito a giocare un colpo normale. L’aggressività continua dell’ucraino era asfissiante fin dalla risposta, con colpi in allungo tesi, che ricadevano negli ultimi centimetri di campo. Il lettone era spesso costretto a piegarsi tantissimo per colpire palle senza peso e dalla sua racchetta uscivano colpi innocui.

Stakhovsky aveva sempre in mano il gioco ed i suoi turni di servizio duravano una miseria. Solo in rare circostanze Gulbis ha vinto più di un punto e nell’unica palla break avuta è arrivato uno dei tanti ace del suo avversario. Il servizio invece è stato suo nemico e per quasi tutta la partita è parso non trovare il tempo giusto nel colpire la palla. Nonostante tutto però ci sono diversi aspetti per lui che devono essere presi per ripartire: non ha mai mollato la presa sulla partita, dimostrando di aver appreso cosa vuol dire “rimanere sempre nel match”.

Si lamentava, sbuffava, cercava il suo allenatore per sfogare il nervosismo, ma mai una volta ha mostrato un comportamento negativo. Ha fatto tutto quello che era nelle sue facoltà oggi, ma non c’era verso di far crollare le certezze dell’ucraino.

«Mi sento come se non riuscissi a fare quello che vorrei fare!» ha detto al suo coach verso la fine del terzo set. «Stai lì, non mollare. Se continua così e vince è solo merito suo» gli ha risposto Gunther. Alla fine si è conclusa così, tra le prodezze di Stakhovsky a rete e la gioia del pubblico che per tre set ha ammirato il tennis antico battere quello moderno. Allora tutto ciò è ancora possibile.

Diego Barbiani

Share
Published by
Diego Barbiani

Recent Posts

Pagellone WTA: Sabalenka e Paolini leader, ma la lode (alla carriera) va a Kerber

Come sempre, a Natale si è tutti più buoni. Per cui, senza troppo indulgiare oltre,…

1 giorno ago

Auguri a Gianni Morandi, eterno ragazzo che amava il tennis

di Salvatore Sodano C'era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e…

2 settimane ago

Swiatek: “Ho ricevuto supporto da tante. Dura paragonare me con Sinner o Halep”

Iga Swiatek è stata protagonista di intervista con Anita Werner a 'Fakty po Faktach" (Il…

2 settimane ago

L’Italia si prende tutto, anche le Finals 8 di Davis Cup!

La FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) e l’ITF (International Tennis Federation) sono liete di…

3 settimane ago

Ranking ATP/WTA: Sinner, sei mesi da numero 1

Sei mesi da numero uno. Jannik Sinner inizia oggi la ventiseiesima settimana consecutiva in vetta…

3 settimane ago

Halep accusa l’ITIA di doppio standard con Swiatek, ma ci sono pesanti distinguo

Simona Halep non è stata fin qui la sola giocatrice a esprimersi sul caso di…

3 settimane ago