TENNIS – WIMBLEDON – Di SALVATORE DE SIMONE – Novak Djokovic demolisce Golubev 60 61 64 e approda al secondo turno; Parigi sembra lontana e le vacanze hanno fatto bene al serbo che attendo ora però test più probanti. Nessun problema al polso dopo gli allarmi dei giorni scorsi per Nole.
Inizia nel migliore dei modi il torneo di Wimbledon per Novak Djokovic. Il numero due del mondo non ha avuto nessun problema a superare Andrey Golubev in tre facili set. La partita è stata dominata dall’inizio alla fine dal serbo; tanto per dare solo un dato, il primo game ottenuto da Golubev è arrivato sul 6-0, 5-0 a favore di Djokovic. Sulla carta la sfida avrebbe dovuto essere un po’ più complicata per Nole.
Il giocatore di Belgrado era reduce dalla cocente sconfitta in finale contro Rafael Nadal al Roland Garros, trofeo a cui Djokovic teneva tantissimo perché quello di Parigi è l’unico slam a mancargli in bacheca; le lacrime dopo il suddetto match hanno testimoniato quanto fosse importante per lui il torneo francese e la profonda delusione per non essere riuscito neppure stavolta a conquistarlo. Inoltre era giunto qui a Wimbledon senza disputare un solo match sull’erba, non partecipando ai tornei di Halle o del Queen’s, tradizionali competizioni in vista dello slam londinese.
Per Djokovic a livello psicologico tutto avrebbe dovuto essere più difficile anche per via della presenza nel suo angolo del coach Boris Becker, che a Church Road da giocatore è stato protagonista di partite indimenticabili, oltreché di tre vittorie su sei finali disputate. Ma, almeno a giudicare dalla partita odierna, il tennista serbo è arrivato a Londra con l’intenzione di mettersi alle spalle il recente passato, come d’altronde gli aveva chiesto pubblicamente lo stesso Becker, mostrando di non soffrire particolarmente il cambio di superficie.
C’è da dire però che la vittoria appena ottenuta non è un gran test su cui tastare la forma del serbo; Golubev è un tennista in grado di dare fastidio quando è in giornata ma oggi non lo era e con il buon Djokovic odierno la sconfitta non poteva che essere netta. Il kazako ha tentato di fare partita nel terzo set ed è riuscito orgogliosamente a non capitolare in modo umiliante anche nell’ultima trance salvando qualche palla break; ma è stato solo un prolungamento di qualche minuto del risultato inevitabile; ha provato anche qualche volta il serve&volley, alcuni riusciti mentre in altri è stato inesorabilmente infilzato dal serbo. Djokovic ha servito e risposto bene, ma in generale si è limitato al compitino fatto bene, data la troppa fallosità dell’avversario.
Nel proseguo del torneo però Djokovic dovrà affrontare ben altri patemi, a cominciare dalla prossima sfida contro Stepanek, un tennista che sui manti erbivori si trova a suo agio come un pesce nell’acqua. La partita con il ceco sarà già un buon indizio per vedere se il serbo abbia davvero così presto dimenticato il match perso contro l’eterno rivale Nadal a Parigi.
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