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Wimbledon: Dimitrov, è il torneo del grande salto?

TENNIS – WIMBLEDON – DI SALVATORE DE SIMONE – Il bulgaro si qualifica per la prima volta per gli ottavi dei Championships superando in una gara spettacolare Alexandr Dolgopolov: 67(3) 64 26 64 61. Che sia il torneo della maturazione e consecrazione definitiva per il talentuoso Grigor? Il match con Leonardo Mayer sembra tutto in discesa, e nei quarti probabilmente lo aspetterebbe un certo Murray…

Grigor Dimitrov raggiunge gli ottavi di finale battendo alla distanza Alexandr Dolgopolov in un match bello e interessante. Entrambi i giocatori sfoggiano un tennis piacevole e oggi non hanno mancato di mostrarlo in una battaglia durata cinque set, anche se sarebbe meglio dire quattro, visto che Dolgopolov nel parziale decisivo ha abdicato dalla lotta uscendo praticamente dal campo dopo il primo break subito a inizio quinto set. L’ucraino è una festa per gli occhi quando è in forma, grazie al suo particolarissimo modo di colpire la palla e alla capacità di accelerare improvvisamente – soprattutto col diritto – che prende in controtempo l’avversario. Infatti anche Dimitrov oggi a tratti non è riuscito ad arginare la velocità e l’imprevedibilità dell’ucraino, come nel tie-break del primo set e per tutto il terzo parziale, anche perché in difesa il bulgaro non eccelle; ma appunto solo a tratti, perché il tennista di Kiev non è riuscito a mantenere la concentrazione necessaria per tutta la durata del match e questo ha permesso a Dimitrov di avere alla fine la meglio. Il bulgaro ha avuto il merito di non mollare dopo aver perso piuttosto nettamente la terza trance e ha approfittato del calo dell’avversario nel finale andando a vincere il match con grande autorità. Come detto sopra è stata una bella partita in cui si sono fronteggiati due tennisti che giocano in modo piuttosto diverso rispetto ai grandi difensori o ai bombardieri che nel gioco attuale sono prevalenti: l’ucraino cerca subito il vincente con uno stile vario e unico mentre il bulgaro, non possedendo un colpo ‘assassino’ come può esserlo il diritto di Dolgopolov, lavora di più lo scambio e spesso impiega il suo bel rovescio tagliato a una mano per spezzare il ritmo dell’avversario o magari per andare a chiudere a rete se giocato in modo profondo. L’ucraino ha manifestato il grande difetto che non gli ha permesso finora di entrare nella top ten, traguardo che per lui potrebbe essere abbordabile; cioè la continuità, che invece a Dimitrov, almeno oggi, non è mancata. Il bulgaro dimostra di essere in forma e di trovarsi a suo agio sull’erba, superficie che gli permette di valorizzare al meglio le sue caratteristiche e il suo stile classico. Quella odierna è stata una vittoria importante e meritata a cui teneva molto, come si ha dimostrato quando si è inginocchiato dopo il diritto vincente che gli ha consegnato il match. Per lui la top ten è sempre più vicina e ora ha la possibilità di recitare la parte da protagonista nel torneo più prestigioso, avendo la possibilità di giocare sul Centrale contro Murray in un’eventuale quarto di finale. Prima però dovrà superare Leonardo Mayer in una partita dove sarà favorito. Vedremo se Dimitrov riuscirà a dimostrare anche al livello Slam di non essere solo un’eterna promessa ma un giovane campione con cui fare i conti.

Salvatore De Simone

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