TENNIS – Di Diego Barbiani
PARIGI. Maria Sharapova torna regina del Roland Garros al termine di una finale emozionante ed in bilico per tre ore. Simona Halep, all’esordio in una finale Slam, si è arresa 6-4 6-7(5) 6-4. E’ il quinto titolo Slam per la russa, il secondo sulla terra rossa francese, il terreno dove agli inizi della sua carriera sembrava non fosse in grado di costruire i propri trionfi.
Una partita folle, intensissima e colma di capovolgimenti di fronte. Alla fine l’ha spuntata la nuova n.5 del mondo, con la rumena che è stata oltremodo brava. Ha dato tutto sé stessa, cedendo solo all’ultima curva. Alla fine si è lasciata andare a qualche lacrima, ma il calore e l’affetto del pubblico l’hanno subito rincuorata.
Ci sarebbero tantissimi momenti chiave in una partita fiume, che ha dato i primi segnali di quanto dura sarebbe stata fin dai primi punti. I cinque game iniziali sono durati quasi quaranta minuti. Halep era partita fortissimo e muoveva il gioco, ma Sharapova con classe reagiva punto su punto. Un braccio di ferro che si è un po’ spezzato quando Maria ha saputo infilare cinque giochi consecutivi e da 0-2 sotto è salita sul 5-2. Simona aveva tirato il fiato, pagando per prima il grande sforzo dei primi minuti.
Nel momento difficile ha ritrovato profondità, ma nel momento di pareggiare i conti si è avvertita la tensione ed il dritto era più insicuro. La stessa tensione che le giocherà un brutto scherzo anche più avanti.
Nel secondo set appariva quella più stanca, iniziava a perdere spinta nelle game e sembrava a poco a poco perdere anche il controllo della partita. Sul 3-4 ha salvato però magistralmente due palle break. Si entrava nella fase delicata e nonostante la grinta e la superiorità della russa fossero evidenti, qualche errore di troppo l’ha spinta in grave difficoltà. Halep ha servito due volte per il parziale, ma in entrambe le circostanze la rabbia di Sharapova ha riportato l’equilibrio. C’era comunque tanta tensione da ambo i lati e nel tie-break la russa ha combinato un piccolo disastro, cedendo quattro punti consecutivi dal 5-3 in suo favore.
Il terzo set si presentava come una lotteria. Era la quarta partita consecutiva che Sharapova doveva chiedere uno sforzo in più al suo fisico, ma ha saputo mantenere la calma e gestire alla grande i momenti di difficoltà. Il primo sul 2-1 per la sua avversaria quando ha salvato due occasioni per il 3-1, il secondo sul 4-4 quando ha tolto per l’ultima volta la battuta. Simona cominciava ad accusare stanchezza, lei aveva perso controllo nei colpi. Ma questo veniva compensato ancora una volta dal suo carattere. Così dunque nel nono game.
Alla fine grande commozione sul suo volto e grande gioia per un risultato a cui forse, qualche mese fa, non credeva più di tanto. In un mese e poco più invece ha timbrato i successi a Stoccarda, Madrid e soprattutto qui al Roland Garros. Mica male per una che fino a qualche anno fa si riteneva simile ad una mucca che pattina sul ghiaccio.
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