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Roland Garros, Nadal trionfa per la nona volta: mai nessuno come lui, Djokovic KO

TENNIS – ROLAND GARROS – Rafa Nadal batte Novak Djokovic 36 75 62 64  e trionfa per la nona volta a Parigi (la quinta consecutiva). Mai nessuno come lui, eguagliato Pete Sampras con 14 tornei dello Slam. Djokovic deludente e stanco dopo due set, non vince uno Slam dall’Australian Open del 2013 e finisce col doppio fallo. Rafa più continuo e solido, rimane numero uno del mondo. 

il match è stato in equilibrio per quasi due set: da allora Djokovic ha iniziato a calare vistosamente fisicamente e a non rimanere troppo in partita; Nadal, di contro, correva più di prima ed è riuscito a trovare continuità per prendersi il suo Slam. Sono nove le volte che Rafa ha vinto questo torneo, cinque consecutive dal 2010. A premiarlo Bjorn Borg. Quattordicesimo Slam per lo spagnolo che eguaglia così Pete Sampras.

Nole deve ancora rimandare l’appuntamento con l’unico Slam che gli manca e oggi può recriminare per una condizione psico-fisica non eccellente. Avrebbe dovuto fare un match perfetto e il calo di oltre 40 minuti non lo ha certo aiutato. Nadal rimane così numero uno del mondo e dopo la delusione in Australia e nei precedenti tornei su terra, Madrid a parte, si conferma re nel suo regno.

 

CRONACA DEL MATCH

Ce l’ha fatta, una volta di più. Rafael Nadal è il campione indiscusso del Roland Garros. Per la nona volta (un record assoluto), vince lo Slam che ama di più. Eguaglia Pete Sampras con 14 titoli e si porta a tre da Federer. Ha 28 anni, la sfida per chi sarà il più grande non è ancora finita. 

 

È stata una partita proprio come se l’aspettavano tutti, anche se una parte del pubblico francese avrebbe voluto avere un nuovo campione. Ma Rafa è Rafa e si conferma il giocatore più forte di tutti i tempi sulla terra battuta.

 

Dopo il minuto di silenzio in memoria del settantesimo anniversario dello sbarco in Normandia e il passaggio delle frecce tricolori francesi sopra lo stadio Philippe Chatrier, Rafael Nadal e Novak Djokovic hanno dato vita alla sfida numero 42. Ad arbitrare il match, Pascal Maria, arbitro poco amato da Nadal, da quando qui a Parigi, al terzo turno contro Leonardo Mayer, gli chiamò un “time violation warning”. Da quel giorno il maiorchino non lo ha più avuto in simpatia, e lo ha fatto sapere apertamente.

 

È stato un match equilibrato, come si prevedeva. Il primo set, giocato praticamente a specchio, si è sbloccato solo all’ottavo gioco, quando Djokovic ha approfittato di alcuni errori gratuiti dello spagnolo: un dritto troppo largo di Nadal ha permesso a Novak di portarsi in vantaggio di un break. Sul 5-3, il sebo si è trovato a servire per il set e ha chiuso il primo in 44 minuti, con una percentuale di prime palle vincenti dell’85%.

 

La svolta nel secondo set, mentre il sole conferiva al match il calore intenso delle grandi occasioni. Quasi 30 gradi centigradi. In più a scaldare gli animi dei giocatori, c’era il pubblico che infervorato, ha finito per dividersi in parti eguali. Nadal appare in difficoltà dopo aver perso il primo, ma poi grazie alla sua grande forza di volontà, esperienza ed abilità, riesce grazie ad alcune variazioni nel gioco, discese a rete, tiri angolati di quelli imprendibili, a strappare il servizio a Djoko nel sesto game. Il serbo, caparbio, non cede e rende la pariglia allo spagnolo immediatamente, ripristinando l’equilibrio nel punteggio. Sul 6-5 per Nadal e servizio Djokovic, un coro tutto in favore di Novak si innalza: tutto lo stadio urla il suo nome, impedendo al serbo di servire. È stato quello il segnale della svolta. La scesa in campo del pubblico a favore del serbo ha caricato Rafa, capace in quel frangente di sfoderare una serie di colpi vincenti, e di agguantare il break che gli ha consentito di vincere 7-5 il secondo set in 60 minuti di gioco.

 

Nel terzo è Djokovic ad essere in difficoltà, cala di attenzione e Rafa, sempre vigile e concentratissimo, non lascia possibilità, e si prende un break di vantaggio nel secondo game. Nadal continua a tenere il suo turno di battuta e mantiene le distanze: sono 50 i minuti che gli servono per portare a casa un altro set, con Novak in deciso affanno. Il cielo si annuvola all’inizio della quarta partita, come a presagire nulla di buono per le sorti di Djokovic. I due riprendono a giocare in maniera piuttosto equilibrata, mantenendo entrambi la proprio battuta, finché Nadal si mette a giocare un sesto game da manuale recuperando palle imprendibili, e grazie ad un errore di Djokovic (un dritto troppo lungo), va in vantaggio di un break. Nole recupera un’altra volta e fa il “break back”, riportando il punteggio in parità. Ma è nel decimo game, con Djokovic al servizio che Nadal, dopo essere andato sotto 30-0, recupera portandosi 30-40 ed è un doppio fallo, beffardo ma fatale per Novak Djokovic a confermare Nadal il campione mondiale della terra rossa.

 

Francesca Cicchitti

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Francesca Cicchitti

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