TENNIS – ROLAND GARROS – DI ENZO CHERICI – Nadal si conferma imbattibile sul rosso e mette la freccia per il sorpasso Slam su Federer. Avverrà nel 2016? Djokovic continua a perdere finali Slam. L’Ernesto s’è desto, Murray quasi. Occhio a Raonic: e se vincesse uno Slam entro l’anno prossimo? Il quasi-smashonzo di Federer. Fognini manca l’occasione della vita.
Nadal: 9
Nove, come le sue vittorie a Parigi. Semplicemente mostruoso!
“Perché non gli hai dato 10 allora?”. Perché stavolta non è servito nemmeno il miglior Rafa per centrare l’impresa, gli è bastato giocare grossomodo all’80%. Il che dovrebbe far preoccupare ancor più seriamente i suoi avversari…
Il prossimo anno potrebbe emulare il suo Real Madrid, con la “decima”. Poi partirebbe l’attacco finale alla traballante leadership Slam di Federer. Lo raggiungerà? Lo supererà? Quando? Secondo il mio immodesto parere il sorpasso ci sarà entro il 2016. D’altra parte, altri 2-3 Roland Garros non glieli toglie nessuno, e volete che non vincerà almeno un altro paio di titoli tra Melbourne, Londra e New York? Il conto alla rovescia è iniziato (ma lo era già da un pezzo), allacciate le cinture. Roger è già nel mirino!
Djokovic: 6 ½
Un’abbondante sufficienza, niente di più. Arrivare in finale di Slam non è mai banale e perdere contro Rafa a Parigi è quasi un’ovvietà. Però, però… C’è modo e modo. Questo era il suo grande obiettivo della stagione e starei quasi per dire della carriera. Com’è possibile arrivare così scarichi proprio in quello che dovrebbe essere il tuo momento clou dell’anno? Probabilmente sente troppo l’appuntamento. Con qualche differenza, è andata più o meno come nella finale del 2012 (con tanto di doppio fallo sul matchpoint). Il problema è che il signorino comincia a perdere un po’ troppe finali negli Slam. Australia a parte, il suo record è di 2 sole vittorie in 9 apparizioni. Una nelle ultime sei. Troppo poche per uno come lui. A meno che… A meno che non ci siamo sbagliati noi nello spendere troppi superlativi nei suoi confronti…
Gulbis: 7
Mi sembra di vedervi. Qualcuno starà già commentando: “Ma come? Djokovic fa finale e prende meno di Gulbis, pur avendolo battuto in semifinale?”.
Signori, tutto è relativo. Da uno come Nole ci si aspetta la vittoria, sempre. Ernestino invece è un perenne mistero. Dio solo sa quanti pronostici ho sbagliato con lui. Alla vigilia di ogni torneo lo mettevo fisso tra gli outsider e lui, beffardo, si faceva buttare fuori al primo turno. La vittoria contro Babbo Natale Federer potrebbe magari averlo sbloccato, chissà. Ma ancora più importante è stata la conferma, autorevole, contro Berdych. Quest’anno sembra (sembra…) che qualcosa sia finalmente cambiato. Lo scopriremo solo vivendo.
Murray: 6 +
Prima della semifinale con Nadal il mio voto era vicino all’8. Tenuto conto che la terra non è mai stata la sua superficie, aveva giocato un signor torneo. Ma davvero troppo brutta la sconfitta con Rafa, anche alla luce del recente scontro – equilibrato fino alla fine – di Roma. Detto ciò, sembra aver ritrovato l’antico smalto e a Wimbledon tutti dovranno fare i conti anche con lui.
Raonic: 7
La cura Ljubo/Piatti funziona alla grande. Già a Roma si erano visti gli enormi progressi (fisici e tecnici) di questo ragazzo. A Parigi ha confermato le attese raggiungendo un prestigioso quarto di finale, dove ha avuto la iella di incrociare di nuovo Djokovic (con Gulbis, Berdych, Murrray e soprattutto Monfils se la sarebbe giocata alla grande). La sparo grossa: entro il 2015 vince uno Slam!
Monfils: 6
Miracolato da un tabellone da sogno (ah Fognini…) ha approfittato dell’occasione ed è arrivato fin dove poteva arrivare. Nei quarti stava prendendo una stesa storica da Murray, quando qualcuno l’ha svegliato segnalandogli che il match era quasi finito. Iniziato finalmente a giocare, rimontava prodigiosamente sul 2-2, ma crollava miseramente al quinto. Insomma, tutto Monfils racchiuso in tre ore.
Ferrer: 6-
Ha fatto quello che il tabellone gli permetteva di fare. Contro Nadal ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, vincendo miracolosamente il primo set. Peste gliene colse! Ha resistito un altro mezzo set, poi ha mandato in campo il cugino scarso: piallato da Rafa!
Il suo “problema” è sempre lo stesso: che sia numero 3, 4 o 5, non c’è top player (leggi: Rafa, Nole e Roger) che non vorrebbe incontrarlo in quarti o semifinale, su qualsiasi superficie. Mille volte meglio lui d’un Gulbis o (per il futuro) d’un Raonic. Nonostante tutto, resta con Clerc e Davydenko uno dei più forti giocatori di sempre a non aver mai vinto uno Slam.
Berdych: 4
Ha fatto quarti ok, ma contro chi avrebbe dovuto perdere prima? La verità è che, al primo scoglio, è crollato miseramente. L’impressione è che gli anni passano e lui rimane sempre lo stesso. Anzi, peggiora. Non credo possa essere più competitivo sulla terra, sull’erba potrebbe/dovrebbe difendersi molto meglio.
Federer: 5
Il voto non è tanto per il livello di gioco espresso, che non è stato affatto negativo, quanto per l’incredibile leggerezza che, di fatto, lo ha estromesso dal torneo. Ricordate? Conduceva 7-6, 5-3, 40-15 e servizio in ottavi contro Gulbis. Sulla racchetta uno smash per lui non impossibile, si rilassa e lo gioca moscio-moscio, come se il punto fosse già chiuso. Non siamo ai livelli dello smashonzo di Nole, ma quasi… Risultato, la palla arriva docile sulla racchetta di Ernestino che non si fa pregare e lo impallina a campo vuoto. Lui va in tilt e da quel momento da vita a una serie di atrocità che lo portano da un possibile vantaggio di due set a un set pari. La partita è tutta lì, racchiusa in quel punto. Hai voglia a dire che Gulbis ha giocato una grande partita eccetera eccetera. Senza quella sciocchezza (eufemismo) sarebbe andato avanti di due set e, probabilmente, fino alla semifinale. “Con i se e con i ma non si fa la storia, ma qualche volta ci si azzecca!”. Questa non la cercate: me la sono inventata!
Wawrinka: 3
Stavamo in pensiero. Dopo i trionfi di Melbourne e Monte Carlo temevamo di doverci confrontare con un nuovo Stan. Niente paura, è sempre lui!
Fognini: 5
Nessuno me lo toglierà mai dalla testa: ha perso un’occasione irripetibile. Con l’uscita di Wawrinka aveva un tabellone fantastico e il Monfils 2014 non è più quello del 2008/2009. D’accordo, Murray non era lo stesso della Davis, ma – e qui sta il punto – nemmeno lui era più lo stesso… Ora sarà dura difendere tutti quei punti in estate. Speriamo bene.
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