TENNIS – Di Giancarlo Di Leva
Il primo turno negli Slam talvolta rischia di essere insidioso per i migliori e così è stato a Parigi, dove si sono verificati scivoloni dolorosi.
I 3 giocatori che maggiormente avevano contribuito al tanto auspicato vento di rinnovamento nel tennis maschile, hanno miseramente tradito le attese uscendo tutti all’esordio .
Nishikori (n.10) appena entrato nei Top Ten, probabilmente frenato dai postumi dell’infortunio subito a Madrid durante la finale che stava dominando contro Nadal, ha perso nettamente dallo slovacco Klizan (7/6 6/1 6/2); Wawrinka (n.3), l’unico vero “guastafeste” del dominio dei Fab Four in virtù dei trionfi ottenuti agli Australian Open e a Montecarlo, è stato irriconoscibile contro il 31enne spagnolo Garcia Lopez da cui ha preso una sonora sconfitta (4/6 7/5 2/6 0/6) e infine Dimitrov (n.11), predestinato da molti, è stato capace di uscire dal campo umiliato dal 35enne Karlovic che non ha certo un particolare feeling con la terra (4/6 5/7 6/7).
Quanto accaduto induce a un passo indietro di un anno quando i pronostici su chi avrebbe vinto nei grandi appuntamenti erano rigorosamente circoscritti ai “soliti quattro”. Si fa fatica a immaginare chi potrebbe a questo punto essere un outsider credibile anche se, lo diciamo a bassa voce, Fognini che ha superato brillantemente il turno d’esordio ha un’ occasione straordinaria grazie a un tabellone nel quale si è aperto un corridoio che se percorso con convinzione e determinazione gli potrebbe consentire di scrivere una pagina storica per il nostro tennis (Murray permettendo) e aprirgli le porte dell’Olimpo.
Sono uscite altre 3 tds: Almagro (n.21) e Haas (n.16), entrambi costretti al ritiro per infortunio rispettivamente contro l’americano Sock (0-5 al primo) e l’estone Zopp (5-2 al primo) oltre al canadese Pospisil (n.30) che ha ceduto al russo Gabashvill (4/6 2/6 3/6).
Da sottolineare le imprese di due “vecchietti” di gran classe come Youzhny (32 anni) e Stepanek (35 anni) capaci di vincere al 5° set rimontando 2 set, rispettivamente contro il rampante 22enne spagnolo Carreno Busta (3/6 1/6 6/3 6/4 6/0) e il 21enne argentino Arguello (6/7 3/6 6/4 6/3 6/2) a conferma che la classe non è acqua.
Gli italiani:
in virtù dell’exploit nelle qualificazioni che han consentito l’accesso al main draw a ben 4 tennisti azzurri (Lorenzi, Starace, Bolelli Arnaboldi, quest’ultimo al primo Slam in carriera senza aver mai giocato un torneo ATP), abbiamo avuto 7 rappresentanti nel tabellone principale (erano stati 4 nel 2013). Hanno superato il turno: Fognini che ha sostenuto un proficuo allenamento superato (6/4 6/4 6/1 al tedesco Beck proveniente dalle qualificazioni); Seppi, che gioca quest’anno il suo 9° Slam parigino, ha fornito una prova molto confortante contro il colombiano Giraldo che era reduce da settimane molto positive che gli avevano regalato il best ranking al n.34 (punteggio 6/3 7/5 6/3 in 1h51m) e Bolelli che ha vinto il derby con Arnaboldi (6/4 6/4 6/2). E’ atteso adesso da un compito proibitivo contro il favorito n.5 Ferrer .
ALTRI NUMERI :
19- i giocatori francesi in tabellone (furono 18 lo scorso anno). Segue la Spagna con 15.
36 – le nazioni rappresentate (erano 37 nel 2013)- per la prima volta c’è un giocatore della Repubblica Domenicana (Estrella Burgos 33 anni)
27- le tds che hanno superato il turno (come lo scorso anno)
4 – i ritiri (Haas, Almagro, Montanes, Dodig); furono 5 nel 2013
8- le partite risolte al 5° set (furono 11 nel 2013)
30 – i tie break giocati ( furono 30 anche nel 2013)
267- i minuti di durata dell’incontro vinto dall’argentino Bagnis vs. Benneteau (6/1 6/2 1/6 3/6 18/16)
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