TENNIS – ROLAND GARROS- Dall’inviato a Parigi GIANLUCA ATLANTE – Andreas Seppi batte 62 64 63 Juan Monaco, non in perfette condizioni fisiche e si regala un match su un campo importante contro David Ferrer. Prova d’autorità dell’altoatesino che sembra essere tornato in forma.
Parigi – Due belle partite vinte in tre set rappresentano un buon biglietto da visita da presentare al successivo avversario. Peccato che il prossimo, per il nostro Andreas Seppi, si chiami David Ferrer, pronto a demolire l’altro azzurro di Davis, Simone Bolelli ma che, al di là di questo, è forse quanto di meglio ci possa essere in questo momento sulla terra battuta, Nadal e Djokovic a parte.
Oggi, però, Seppi ha vinto una bella partita, contro l’argentino Juan Monaco che, magari, non sarà più quello del luglio del 2012, pronto ad entrare tra i primi dieci della classifica mondiale, ma che sulla terra rappresenta sempre un cliente da tenere in seria considerazione. Andreas, però, ha giocato alla sua maniera, comandando il gioco e il match sin dall’inizio e portandolo a termine in due ore e ventitre minuti.
Tre set a zero, tanto per gradire: 6/2 6/4 6/4. Con urlo liberatorio quasi a voler dire, in cuor suo: “vedi che quando vuoi, puoi ancora fare la tua sporca figura in ogni torneo?”. Del resto è un po’ pochino, ora che siamo alla soglia di giugno, aver ottenuto come miglior risultato di questo 2014, i quarti di finale persi a Monaco contro Haas. Per carità, ogni partita fa storia a se, ma sinceramente non vediamo, anche con quel pizzico di ottimismo che ci deriva dall’essere patriottici oltremisura, come Seppi possa dar fastidio a Ferrer.
Ma siccome lui ci ha detto che, rispetto al suo straordinario 2012 culminato, proprio qui al Roland Garros, con gli ottavi di finale persi al quinto contro Djokovic, dopo essere stato due set a zero avanti, sta giocando anche meglio, allora perchè non credere in un’altra grande prova d’orgoglio. Anche e soprattutto, sulla spinta di quanto fatto in questi primi due turni con i tre set a zero rifilati prima a Girado e poi a Monaco. Niente male per chi di partite, come il nostro Andreas, ne aveva vinte poche quest’anno.
Le dichiarazioni:
Felice, sicuramente, ma anche sorpreso. Andreas Seppi brilla di luce propria quando parla delle sue vittorie qui al Roland Garros, entrambe in tre set, entrambe giocando aggressivo come si era augurato prima di mettere piede al Bois de Boulogne. “In effetti è così – ha spiegato in sede di conferenza stampa l’altoatesino – speravo di giocare in questo modo, ma più che il match di oggi contro Monaco, ero curioso di quello che sarebbe stato il mio approccio con questo torneo. Sono contento, non capita di vincere due partite, entrambe in tre set, in uno Slam. Vuol dire che sono bene e sono contento”. Ora, però, c’è David Ferrer. E la musica cambia. Anche perchè nello 0-6 con lo spagnolo, soltanto in due occasioni l’azzurro è arrivato a quattro giochi. “Mi auguro che il campo sia come quello di oggi, decisamente più veloce rispetto all’altro giorno quando ho giocato contro Giraldo. Non avrò nulla da perdere, proverò a giocare quel rovescio lungolinea che, spesso e volentieri, invece incrocio. Proverò, insomma, ad inventarmi qualcosa, ma non mi aspetto regali da lui. Voi dite che la pressione sarà dalla sua parte, considerando che qui deve difendere la finale dello scorso anno? Non penso che sia così. Lui è una macchina, di queste partita ne ha giocate a iosa. Sarà dura, molto dura”. E, tornando alla sfida con Monaco, quell’urlo finale, liberatorio, quasi inusuale per Seppi? “Ho massimo rispetto per Monaco, ma la sua sceneggiata in campo, alla fine del primo set, e anche dopo, quando si toccava l’anca, faceva finta di star male e poi correva come un pazzo, mi hanno un tantino irritato. Diciamo che alla fine, mi sono voluto sfogare. Non ho nulla contro di lui, per carità, ma certi atteggiamenti mi danno fastidio”.
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