TENNIS – ROLAND GARROS – Dal nostro inviato GIANLUCA ATLANTE – E’ un’ottima Flavia Pennetta quella che batte la Mayr-Achleitner e si prepara al secondo turno con la Larsson. Una fallosa Karin Knapp deve invece arrendersi alla Barthel.
Parigi – Cielo plumbeo, campi un tantino pesanti per la fastidiosa pioggerellina caduta ad inizio mattinata. E, match d’esordio, che slittano di un’ora abbondante. Poco male, perchè a quella passata, in attesa di giocare, nella Players Lounge, ne ha aggiunta un’altra, con un minuto in più, per guadagnare, in fretta e furia, viste le nubi minacciose sopra la sua testolina, il secondo turno di questo Roland Garros. Sul campo numero 17, la seconda giornata dello Slam parigino, è iniziata bene per i colori italiani con la vittoria, facile facile, di Flavia Pennetta. Un match a senso unico quello contro l’austriaca, Patricia Mayr-Achleitner.
Con tutto il rispetto per la cugina d’oltralpe, poco più che un allenamento per la nostra Flavia, consapevole dei propri mezzi e del fatto, cosa non di poco conto, di non difendere assolutamente nulla qui al Bois de Boulogne. La Pennetta, insomma, ha giocato in scioltezza, mettendo subito le cose in chiaro con il 2-0 iniziale e, poi, volando in un amen prima 5-2 e, poi, 6-2. Stesso identico discorso nel secondo set, dove la brindisina ha finito per giocare al gatto col topo, chiudedo la propria “pratica” in un’ora ed un minuto.
C’è, però, chi ha sorriso, come Flavia, a questo primo turno e chi, invece, come Karin Knapp, reduce dalla semifinale di Norimberga, ha finito per versare lacrime amare sul campo numero 5, al cospetto della tedesca Barthel. Tanti, troppi gli errori gratuiti della tennista altoatesina, ma laziale ormai di adozione tennistica. Ha sbagliato, insomma, tutto quello che si poteva sbagliare, soprattutto nel “cuore” del primo set, quando il risultato del match era ancora in bilico. Perso il primo parziale, però, la Knapp ha lasciato via libera alla sua avversaria, finendo con l’andare in doccia prima del tempo. Peccato, perchè in previsione di Wimbledon, dove dovrà difendere una cambiale pesante, complice gli ottavi di finale raggiunti lo scorso anno, sarebbe stato importante provare ad andare avanti qui al Roland Garros. Oggi, però, la Knapp ha finito per fare due passi indietro rispetto alla settimana scorsa. Sarà stato il ritardo nell’entrare in campo, il fatto di aver dovuto attendere (non è mai facile) impaziente di giocare, ma quanto di buono fatto la scorsa settimana, è svanito in un set, il primo. Nel secondo, la nostra Karin Knapp, era già uscita dal campo.
LE DICHIARAZIONI
La nuova vita, un anno dopo. Con, alla base, quella serenità che, da sempre, rappresenta il comun denominatore di ogni singolo successo. Flavia Pennetta se la gode. E… “ride, ride di cuore. Bisogna ridere e mettere da parte tutto. Godersi la vita, senza più paletti. Provando a prendere quello che viene e pensando sempre in positivo”. E qui, al Roland Garros, dove non ci sono cambiali impellenti da pagare, prova l’assalto alle top ten. Non è un caso che, proprio da queste parti, nel 2010, perdendo con la Wozniacki negli ottavi di finale ed evitando il derby con la Schiavone, che avrebbe poi vinto il torneo, tornò per la seconda volta tra le prime dieci. “Sì, ricordo, ma è presto per parlarne. Andiamo avanti con il torneo e, poi, magari ne riparleremo”. Le sensazioni, però, sembrano essere positive. “Lo sono, anche perchè, dopo Roma, ho lavorato molto bene a Barcellona. I primi giorni, qui, mi sentivo un po’ strana, forse stanca, o magari soltanto frastornata dal fatto che questo è un grande torneo e ti mette sempre un po’ di pressione addosso, ma le sensazioni sono positive. Sto bene fisicamente, sto giocando bene, oggi, forse, l’ho fatto un po’ meno di rovescio, che è il mio colpo, ma ho giocato bene di dritto”. E il tabellone? “Lo sapete che non lo guardo. Sono nella metà bassa, ma qui mi fermo”. A fermarsi, ma sul serio, è stata invece Karin Knapp, pronta a difendersi dopo la sconfitta con la Barthel. “Ho fatto tutto quello che era giusto fare, magari sbagliando qualcosa, ma rischiando com’era giusto fare. Poi, se dall’altra, trovi una giocatrice che tura sulla righe, che trova vincenti da ogni parte del campo e nei momenti importanti del match, allora diventa tutto più difficile. Oggi la partita, nel primo set, sarebbe potuta girare dalla mia parte – ha spiegato l’azzurra – ma nei games combattuti della parte centrale, mi ha detto male in alcune occasioni e, purtroppo, lei una volta vinto il primo set, ha giocato ancor più in scioltezza. E’ andata avanti 2-0 e da quel momento in poi, non sono più riuscita a starle attaccata”. Un passo indietro rispetto alla settimana scorsa o cosa? “No, assolutamente. Oggi ho fatto tutto quello che era giusto fare. Ripeto, con un pizzico di fortuna in più, magari eravamo in campo a lottare”. E nell’immediato futuro? “Sono iscritta a tutti i tornei sull’erba, ma adesso intanto gioco il doppio con la Begu, poi vedremo cosa fare”. Anche perchè, c’è la “cambiale” di Wimbledon che income. “Non si può farsi condizionare la vita dalla classifica. Per carità, è importante ed è giusto guardarla, ma senza lasciarsi condizionare. Sarebbe peggio, credetemi”.
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