Dal nostro inviato a Parigi
Gianluca Atlante
Parigi – Flavia Pennetta è stata battuta per 5-7 6-4 6-2 dalla svedese Johanna Larsson nel secondo turno del Roland Garros. Una sconfitta inattesa per la brindisina, costretta a salutare anzitempo Parigi.
Lei, la nostra Pennetta, ci aveva messo in guardia: “Ragazzi, non sarà una partita semplice quella contro la Larsson”. E così, curiosi, in un mercoledì parigino ancora uggioso e freddino, ci siamo messi in viaggio, di buon mattino, verso il campo numero sei, ora lo possiamo dire, davvero stregato per i giocatori e le giocatrici italiane. Perchè dopo Starace, sconfitto domenica da Tursunov quattordici anni dopo il loro primo incontro proprio qui al Roland Garros, oggi è stata la volta della nostra Flavia Penetta, incappata in una Larsson che ha picchiato forte dall’inizio alla fine, non mollando, peraltro, mai la presa e finendo col vincere una partita sulla quale, francamente, c’è molto, in negativo, della nostra tennista. Perchè, sotto 5-4 nel primo set, con la svedese al servizio e 30-0, la Pennetta è riuscita a mettere insieme sei giochi consecutivi, volando in un amen 7/5 3-0. Qui, però, succedeva l’incredibile. Flavia si smarriva, completamente. E la Larsson, che ha cuore di ghiaccio e, come detto, non molla mai la presa, dopo uno-due giochi, ha cominciato a credere nella rimonta. Quantomeno, nel riportare il match su binari paralleli. Morale della favola, non certo a lieto fine, si passava da 3-0 Pennetta (con due palle del 4-2 ed una del 4-3) a 4-3 Larsson. Poi 4-4 ed, infine, 6-4. Il tutto in 45′, che sommati ai 54′ del primo set, facevano un’ora e trentanove. Tutto da rifare. A parole, purtroppo. Perchè il terzo set era un monologo della svedese, aiutata, e non poco, dall’azzurra, svuotata, incapace di ritirare su la testa e gettare il cuore oltre l’ostacolo. La “gialla” Roland Garros non prendeva più rotazioni, finendo con l’impattare a meraviglia sul piatto corde della scandinava che volava subito 3-0 con doppio break, poi 4-1, infine 6/2. Il tutto in ventinove minuti, poca cosa, davvero poca cosa, rispetto ai 54′ e 45′ dei primi due set. Ce l’aveva detto la Pennetta: “attenzione, non sarà un match semplice”. Sinceramente, però, non pensavamo ad uno sviluppo tale, a maggior ragione dopo il 7/5 3-0, quando il digitare sui tasti del nostro vecchio “Air” era decisamente più fluido.
Le dichiarazioni:
“Non si possono perdere partite di questo genere. Sono veramente una cretina”. La rabbia di Flavia Pennetta si consuma nella sala stampa numero 2 del Philippe Chatrier al Roland Garros. La sconfitta con la Larsson brucia, eccome se brucia. Anche perchè, sul 7/5 3-0, il match sembrava avviato verso una felice conclusione. Ed invece… “i match non sono mai finiti. Sai quante ne ho viste di partite così?”. Ci si chiede, allora, cosa sia successo. “Lo ripeto, partite così, non si possono perdere. Io ci ho messo del mio – ha sentenziato la Pennetta – ma lei ha giocato davvero bene, un buon match senza ombra di dubbio. Soprattutto di diritto, mi ha fatto molto male”. Colpa della classifica e del fatto di essere, comunque, in lizza per la decima posizione? “Questo me lo state dicendo voi, io questi conti non me li sono fatti, non lo sapevo. Ma, volete saperla tutta: ‘sti cavoli (la parola è stata un’altra, ovviamente). Ho perso da scema, è quello che non riesco a digerare. Magari fra due ore, starò meglio”.
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