TENNIS – ROLAND GARROS – DAL NOSTRO INVIATO GIANLUCA ATLANTE – Nessun problema all’esordio per il nostro n.1, che ha piegato il tedesco Beck 64 64 61. Al prossimo turno Thomaz Bellucci. Fognini è assieme a Flavia Pennetta l’unico azzurro ad aver passato il turno in questa seconda giornata.
Ricordi che riaffiorano. Tanto per rinfrescare la mente a chi di dovere, ricordandogli che su questa terra, quella veloce quanto basta del Bois de Boulogne, tutto è possibile, anche e soprattutto ripetersi a distanza di tre anni. Fabio Fognini, oggi, è ripartito da lì. Dal campo numero 7. Quello sotto il Philippe Chatrier, per intenderci. Allora, rispetto ad oggi, giocò di domenica, in apertura di programma, contro il cileno Massu, famoso al mondo per aver vinto non una, ma ben due medaglie d’oro olimpiche ad Atene ed essersele dimenticate, al momento della partenza, sul comodino della stanza in albergo. Oggi, in un lunedì uggioso a tratti, ha finito invece con l’essere baciato dal sole e da quel gioco che, in questi mesi, lo ha issato lì dove soltanto i grandissimi del nostro tennis, erano arrivati. Quella testa di serie numero 14, però, sembra non pesargli più di tanto. Contro il tedesco Beck, non ha mai vacillato, nemmeno quando, nel primo come nel secondo set, il teutonico ha provato a mettergli pressione, tornandogli a ruota. Il talento di Arma di Taggia ha pensato bene di restare fedele al copione prestabilito. Calmo, tranquillo, ha cambiato campo sul 5-4 in entrambi i set, mettendo insieme due 6/4 che lo hanno, di fatto, lanciato in orbita. Da quel momento in poi, è stata una sorta di passeggiata di salute per il nostro numero uno, capace di andare sul 4-1 con accelerazioni improvvise ed un tennis esplosivo: due lungolinea incredibili ed una discesa a rete in controtempo, tanto per confezionare il tutto come la migliore delle commesse del centro storico. Poi, il buon Fognini, ha pensato bene di rallegrare l’ambiente, “litigando” amichevolmente con un piccione, reo di averlo distratto in un sesto gioco, successivamente e con tanto di siparietto, portato a termine vittoriosamente: 6/4 6/4 6/1 in un’ora e quaranta minuti. E così lui e la Pennetta sono i superstiti di questa seconda giornata di Roland Garros.
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