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Roland Garros, contro Tursunov basta un Federer distratto: ora supersfida contro Gulbis

di Federico Parodi. TENNIS – PARIGI. Roger Federer, come da copione, supera Dmitry Tursunov 7-5 6-7(9) 6-2 6-4 e accede agli ottavi di finale del Roland Garros. Partita dura per lo svizzero, costretto a rimanere in campo per oltre tre ore di gioco.

Il match non è mai stato in discussione, ma Federer, che non ha concesso nulla al servizio, non ha saputo infliggere il colpo del ko, trascinando e perdendo al tie-break un secondo set che andava chiuso ben prima. Federer dimostra, comunque, di stare molto bene dal punto di vista fisico. La prima funziona e gli consente di tenere i propri servizi con relativa tranquillità. Tursunov, un buon colpitore da fondo campo e poco più, privo di rotazioni e di piani tattici alternativi, viene domato per buona parte dell’incontro. I colpi del russo, però, possono far male e quando Tursunov sceglie di giocare a tutto braccio, è in grado di lasciar fermo chiunque. Nel secondo parziale, Federer ha scherzato con il fuoco ed è stato punito. L’elvetico non ha mai perso la calma, nonostante la consueta fatica nel convertire le palle break a disposizione (4 su 21, 19%).

Nel primo set, il russo avrebbe qualche chance di togliere il servizio a Federer, ma la palla break cancellata nel settimo gioco è emblematica: lo svizzero sembra fare ciò che vuole con il colpo d’inizio gioco, costruendosi opportunità di chiudere con comodi dritti a campo aperto. Tursunov continua a rincorrere nel punteggio. Resta agganciato anche per via di qualche errore non forzato di un distratto Federer. La rincorsa termina nel dodicesimo gioco, nel quale allo svizzero basta un repentino cambio di marcia per procurarsi due set point e incamerare il primo parziale. 

Nel secondo set non manca lo spettacolo (diversi vincenti, da una parte e dall’altra), ma la sceneggiatura sembra sempre la stessa. Un Federer tanto chirurgico nel tenere il servizio, quanto sonnacchioso in risposta, fatica a scrollarsi di dosso l’avversario. Tursunov spinge praticamente su ogni colpo, ma concentra tutti gli errori nei punti delicati, soprattutto nei game di risposta. Il dodicesimo gioco, com’era accaduto nel primo parziale, rischia di costare ancora caro al russo. A Federer, però, manca il killer instinct, e il russo riesce in qualche modo a trascinarsi al tie break, dopo aver annullato 3 set point consecutivi. Lo svizzero vola 4 a 1, ma si fa rimontare da un Tursunov insolitamente avaro di regali nei momenti importanti e tremendamente aggressivo. Il numero 4 del mondo cancella un set point, ne spreca un quarto in suo favore e si arrende a un dritto lungolinea del russo micidiale. Tursunov fa suo il tie-break per 9 punti a 7.

Federer incassa, ma capisce di dover restare attaccato a ogni punto. Il primo gioco del terzo parziale mette a dura prova la pazienza del basilese, che non riesce a convertire altre tre palle break. I tanti doppi falli nel game del russo (4) gli danno una grossa mano e il break arriva. Al cambio campo, Tursunov esce dal campo per farsi trattare dal trainer. Alla ripresa, il russo appare meno mobile e lo svizzero ha gioco facile nel chiudere il parziale, dopo aver strappato per la seconda volta il servizio al suo avversario. 

Nel quinto game del quarto set, Federer manca ben 7 chance, di cui tre consecutive, per strappare il servizio al russo. Ma Tursunov non riesce più a incidere con i suoi colpi di sfondamento e il break arriva nel settimo gioco. È quello decisivo. Federer si regala il 12esimo ottavo di finale in carriera a Parigi. Ad aspettarlo c’è Ernests Gulbis. Il lettone appare in forma e, probabilmente, sarà il primo vero test per l’ex numero uno del mondo, che dovrà senza dubbio scendere in campo con un’attenzione diversa rispetto al match odierno. 

Redazione

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