Feliciano Lopez, in un’intervista rilasciata a “Planeta Tennis”, ha parlato anche delle difficoltà che, a suo avviso, attraverserà il tennis spagnolo nel prossimo decennio: «Attualmente le cose vanno benissimo ma credo che tra dieci anni la salute del tennis spagnolo non sarà buona – ha dichiarato l’iberico – ci sono tennisti come Pablo Carreno ma in generale il numero dei giovani giocatori è basso, a differenza della nostra generazione che è stata davvero numerosa. Però questo è logico, ci sono sempre alti e bassi. Alcune nazioni, come ad esempio la Svezia, hanno avuto una grande tradizione ma adesso non hanno nessun giocatore tra i primi cento. Penso che la spagna si debba preparare ad avere meno giocatori nei top 100. Quello che è successo negli ultimi venti anni nel tennis spagnolo, dove abbiamo sempre avuto 13-14 giocatori nei primi cento non è normale. Pensiamo agli Stati Uniti: una potenza mondiale del nostro sport che ha a disposizione uno slam e un appoggio economico enorme, ma solo un tennista tra i primi 50 del ranking. Ci sono epoche di vacche magre e la Spagna deve prepararsi a questo e lavorare per fare in modo che il periodo negativo duri il meno possibile».
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