TENNIS – di FABRIZIO FIDECARO
ROMA. Rafael Nadal ha liquidato Grigor Dimitrov con un rapido 62 62, qualificandosi per la finale degli Internazionali Bnl d’Italia. Domani se la vedrà con Novak Djokovic per la quarta volta nel match clou capitolino: lo spagnolo ha vinto nel 2009 e nel 2012, il serbo nel 2011.
Grigor Dimitrov, per molti il nuovo Roger Federer, ha tante affinità con il suo modello originale, specie dal punto di vista tecnico, con quel certo modo di muovere il braccio e colpire la pallina che tanto richiama il tennis di una volta, pur con le ovvie distinzioni del caso. Purtroppo per lui, il bulgaro sembrerebbe aver ereditato dal fuoriclasse di Basilea anche la sua nemesi più terribile: Rafael Nadal. Nel match serale al Foro Italico, a tratti, è parso di rivedere talune incerte esibizioni dello svizzero dinanzi al maiorchino, con tanti errori non provocati alternati a qualche sparuto colpo vincente da cui balenavano lampi di classe, ma nulla rispetto all’implacabile consistenza dell’avversario.
E così l’esito della seconda semifinale degli Internazionali Bnl si è determinato in appena un’ora e ventitré minuti: un 62 62 che non ammette repliche, con tanto di matchpoint salvato dal bulgaro con un diritto sulla riga già sul 5-1. Sarebbe ingeneroso nei confronti di Grigor ridurre il suo bel torneo all’incontro odierno: certo è che la quinta sconfitta in altrettanti confronti diretti (nei quattro precedenti aveva strappato sempre un set) è giunta nel modo peggiore. La sua corsa verso la top ten, a ogni modo, ha subito solo un piccolo intoppo e proseguirà a breve fino al raggiungimento dell’obiettivo.
Per Nadal, dopo le tre maratone con Simon, Youzhny e, soprattutto, Murray, una serata leggera, quasi di relax, in cui ha potuto esprimere il suo gioco con tranquillità senza dover ricorrere alle energie quasi sovrannaturali da lui palesate tante volte, nei giorni scorsi e non solo. Domani Rafa andrà a caccia dell’ottavo centro a Roma: per la quarta volta si troverà di fronte nel match clou Novak Djokovic. In due occasioni (2009 e 2012) è stato lui a spuntarla, mentre Nole si è imposto nel suo anno di grazia, il 2011. Sarà la 41esima sfida ufficiale: finora il bilancio è favore dello spagnolo per ventidue affermazioni a diciotto.
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