TENNIS – ATP MADRID – Di ROSSANA CAPOBIANCO – Il miglior Nadal visto fin qui sulla terra batte un Berdych poco cattivo e convinto: 64 62. Poco da fare per il ceco che nel primo set non concretizza le occasioni e dà fiducia a Rafa, che torna in semifinale a Madrid e rimane il favorito assoluto per la vittoria finale.
I precedenti non promettevano molto; il Nadal titubante visto fin qui sulla terra battuta nel 2014 apriva qualche spiraglio. Spiragli spazzati via da una convinzione maggiore da parte del maiorchino e un Berdych tatticamente ingenuo che si limita a scambiare da fondo per vie orizzontali, esaltando le doti del suo avversario che aveva bisogno di una prova come questa e di trovare fiducia sulla sua superficie.
I primi game non vedono un Nadal scintillante, anzi; Berdych ha le sue occasioni ma al momento buono, come praticamente sempre contro Rafa (almeno negli ultimi 16 confronti) si scioglie. Da questo atteggiamento e da un servizio di Nadal che oggi è parso molto più incisivo e costante rispetto alle ultime uscite, lo spagnolo prende coraggio e sopravvento. Il settimo gioco è quello decisivo. Bastano delle palle più profonde e meno prime da parte del ceco a portare Nadal in vantaggio 4-3. Da lì in poi Berdych non avrà più una palla break a disposizione e perderà pazienza e lucidità.
L’impressione è quella di un giocatore che sa benissimo cosa deve fare contro l’altro e lo fa nel migliore dei modi, sentendo l’odore del sangue. Il ceco è impotente di fronte a ciò e col passare dei minuti perde anche di spinta.
E’ stato il miglior Nadal di quest’anno sulla terra? Senza dubbio e il merito è suo: non è mai calata la concentrazione e non ha mai dato speranze a Berdych dopo le prime occasioni. Berdych dal canto suo deve però rimproverarsi una tattica suicida (mai un rovescio lungolinea colpito dentro il campo per scardinare la tela che l’avversario ama costruire), un gioco orizzontale e inefficace, un atteggiamento mai convinto.
Nadal affronterà il vincente della sfida tra Giraldo e Butista Agut e azzardiamo che non avrà alcun problema a volare in finale e probabilmente a vincere un torneo che ha visto tante assenze e defezioni ma che può diventare il trampolino verso il suo miglior tennis ritrovato.
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