Melinda Czink ha raccontato di essere stata vicina alla morte nel luglio del 2013 in un ospedale a Birmingham, in Gran Bretagna, e ha deciso di citare in giudizio la Wta, colpevole a suo avviso di non aver saputo gestire la situazione: «Mi sono sentita male durante un allenamento a Birmingham», ha dichiarato la tennista ungherese al “Blikk.hu”, «e arrivata in ospedale ho dovuto aspettare più di dieci ore per l’intervento alla mia appendice che stava quasi esplodendo, secondo quanto mi ha detto il personale presente. Le condizioni della struttura, tra l’altro, erano terribili. Quelli della Wta non hanno nemmeno preso il telefono. In ospedale mi hanno domandato se avessi l’ assicurazione medica internazionale e io ho risposto affermativamente, pago migliaia di dollari l’anno. Loro sono rimasti sorpresi del fatto che io fossi stata portata in un ospedale pubblico. Ma come posso sapere in quale clinica andare in un paese straniero se non c’è nessuno che mi informa?».
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