TENNIS – Di Diego Barbiani
NANCY. Incredibile, ma vero. La Germania chiude sul 2-0 la prima giornata contro la Francia. Per i tedeschi l’eroe del giorno è Peter Gojowczyk che ha sconfitto in un match di oltre quattro ore Jo Wilfried Tsonga per 5-7 7-6(5) 3-6 7-6(8) 8-6 ed attribuisce ancora più valore alla vittoria del suo connazionale Tobias Kamke che in precedenza aveva superato 7-6(8) 6-3 6-2 Julien Benneteau.
La Germania, giunta in Francia con le riserve delle riserve, ha vissuto una giornata straordinaria, che non solo permetterà loro di arrivare alla domenica con (eventualmente) la qualificazione ancora in ballo, ma con un’eventuale vittoria nel doppio domani chiuderebbero il discorso qualificazione centrando una semifinale che sembrava assolutamente impronosticabile ad inizio giornata. Le aspettative della vigilia parlavano di una formazione, quella guidata da capitan Clement, che nonostante una situazione psico-fisica non ottimale dei suoi uomini non avrebbe dovuto faticare troppo contro una squadra che poteva “vantare” assenze importanti quali Haas, Kolhschreiber, Mayer e Brands. Il loro singolarista n.1 è diventato quindi Tobias Kamke, che ad oggi aleggia poco dentro i primi 100 del mondo, il secondo è Gojowczyk, che staziona qualche decina di posizioni fuori. Su di loro dovevano accanirsi la fame e la voglia di Tsonga e Benneteau, ma qualcosa non è andato secondo i piani.
Quest ultimo aveva in mano il primo set, sempre avanti nel punteggio ed al servizio per chiudere sia sul 5-4 che sul 6-5. Kamke però è stato graziato e nel tie-break ha ripreso ancora una volta situazioni complicate. Dopo cinque set point annullati è arrivata la sua prima occasione e non se l’è fatta scappare. Tra lo stupore generale il primo set della sfida era per i tedeschi, ma il peggio per i padroni di casa era proprio dietro l’angolo.
Benneteau ha subito pesantemente il contraccolpo psicologico ed ha lasciato andare i restanti due parziali stando troppo sulla remissiva. Bravo comunque il suo avversario, che fiutando la grande opportunità si è gettato a capofitto e l’ha fatta sua. Dopo aver conquistato l’ultimo punto si è lasciato andare, inginocchiandosi ed urlando con tutto il fiato che aveva in corpo. A posteriori, questo suo successo ha condizionato in negativo la prova di Tsonga, mentre ha avuto l’effetto contrario sull’esordiente Gojowczyk.
Quest ultimo, dopo la semifinale di inizio anno a Doha, era un po’ sparito dalla circolazione e nonostante si fosse avvicinato ai primi 100 del mondo non aveva saputo dar seguito a quel grande exploit. Fin dalle prime battute però si è intuito che per il n.11 del mondo non sarebbe stata una passeggiata. La sua esuberanza era tenuta a freno da un ottimo inizio del tedesco, che con il servizio ed il dritto aveva le chiavi per tenere a freno il rivale. Il primo set è deciso sul filo di lana, con Tsonga perfetto nel sfruttare l’unica palla break concessa da Gojowczyk proprio nel dodicesimo game.
La partita, a questo punto, poteva avere uno sviluppo simile a quella precedente. Quest ultimo invece non ha mollato la presa sul match ed è rimasto affiancato al suo più quotato rivale, esplodendo appena possibile i suoi colpi micidiali. Al tie-break è stato lui a partire meglio ed a portare a casa il parziale per 7-3. Tsonga nel terzo set ha trovato un fondamentale break nei primi turni di battuta ed il 6-3 con cui si era riportato avanti poteva ancora far presagire ad un finale scontato. Neanche stavolta è andata così.
Gojowczyk con grande coraggio è sempre rimasto in scia, indietro nel punteggio ma mai in grave difficoltà. I due giocatori sono arrivati così ad un nuovo tie-break, dove Tsonga ha di che mangiarsi le mani. Ha avuto due match point di cui il primo, sul 6-5, con il servizio a disposizione. In quella circostanza aveva lo scambio in mano, ma una apparentemente comoda volèe a campo aperto è terminata in corridoio tra la disperazione del pubblico e l’incredulità dello stesso tedesco. Ce n’è stato un altro, ma questa volta uno schema perfetto di Gojowczyk ha rispedito indietro la minaccia. Era calato il gelo nel palazzetto dello sport di Nancy ed al primo set point la Germania pareggiava i conti aprendo le porte ad un insperato quinto set.
I nervi erano tesi, l’equilibrio poteva spezzarsi da un momento all’altro. Il primo passaggio fondamentale è giunto sul 2-1 Gojowczyk, quando il tedesco viene colto da un fastidio muscolare poco sopra il ginocchio sinistro. I successivi game sono stati giocati evitando lo scambio lungo, tirando su ogni pallina che capitasse dalle sue parti. Tsonga però appena angolava il colpo trovava l’avversario fermo sulle game ed in quel momento sembrava potesse diventare padrone del match. Sono state tante le occasioni che ha mancato, mentre sotto 4-5 ha trovato aiuto vitale dal servizio. Sono arrivati qui i primi match point per la Germania, ma il francese ha risposto con altrettanti ace.
Passato il pericolo, è stato due volte sullo 0-30. Sia sul 5-5 che sul 6-6 però, Gojowczyk ha sempre trovato la maniera per risollevarsi. La potenza del servizio era calata, ma non si poteva dire altrettanto del suo dritto. Saranno 78 i suoi vincenti realizzati in tutto l’arco del match. 6 in meno del rivale, che però sotto 6-7 si è fatto brekkare per la prima volta nel match sparando prima in corridoio e poi sotto al nastro gli ultimi dritti della sua partita. Il tedesco era vicino alle lacrime, tra mille sofferenze è giunto al successo più bello della sua carriera. Il tutto, in pieno stile Davis. Una competizione che regala sogni, dolori, lacrime, emozioni, gioie e favole. La vittoria di di Peter Gojowczyk le racchiude tutte.
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