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Coppa Davis: Fognini supera Ward, Seppi-Murray sospesa. Italia – Gran Bretagna 1-0

TENNIS – Dal nostro inviato a Napoli, Lorenzo Di Caprio

FOGNINI b. WARD 6-4 2-6 6-4 6-1

Davanti ad una Napoli assediata e – per lunghi tratti del match – dominata dal tifo britannico, Fabio Fognini non brilla ma riesce a superare con il punteggio di 6-4 2-6 6-4 6-1 il numero 161 del mondo James Ward, portando l’Italia in vantaggio per 1-0 nei quarti di finale di Coppa Davis contro la Gran Bretagna.

Non è stato, come anticipato poc’anzi, l’imprevedibile e spumeggiante Fognini a cui siamo abituati: l’azzurro, escludendo il quarto set (dove è riuscito a dominare in lungo e in largo), ha mostrato una sua versione rivedibile ma attenta, in grado di reagire con l’orgoglio e l’esperienza nei momenti più difficili. Una prova di maturità in una giornata difficile. 

Il primo parziale, non a caso, è per Fognini un costante alternarsi di alti e bassi: il ligure parte morbido, perde campo e dall’altra parte trova un avversario tutt’altro che arrendevole; James Ward sa che serve la sua miglior versione per giocarsi il match ed entra in campo con le idee molto chiare. Non appena nota la precaria condizione dell’avversario, prova – con successo – a prendere in mano il pallino del gioco mantenendo molto profondo ogni suo colpo. Il pubblico britannico apprezza, si fa sentire più dei tifosi di casa e issa il proprio beniamino fino al 3-0.

Una volta confermato il vantaggio, però, cambia l’inerzia del set: un po’ per la crescente pressione su di sé, un po’ per la crescita di Fognini, l’inglese inizia a perdere sicurezza nei colpi e finisce per mettere a nudo tutti i propri limiti (compresa la poca attitudine alla terra rossa). L’azzurro ringrazia, limita i gratuiti e senza strafare porta a casa 5 games consecutivi (da segnalare, sul 4-2, la “brillante” speaker che annuncia l’inizio dell’incontro Seppi-Murray). Il set si mette in discesa e termina con un 6-4 azzurro.

Il pubblico azzurro presente nell’Arena, fino a questo momento piuttosto spento, prova a spingere con il suo calore il numero 13 del mondo ma l’inizio del secondo parziale somiglia – purtroppo per l’Italia – alla differita di quanto visto solo 45 minuti prima salvo in un momento, quello risultato poi decisivo: Fognini torna ad essere spento e, come fatto inizialmente, cede il break con un doppio fallo andando sotto 3-0. Il ligure sembra reagire, va nuovamente 3-2 ma stavolta, sul più bello, Ward sfrutta le proprie occasioni e alla sesta palla break utile concretizza il 4-2. La fetta di pubblico riservata ai tifosi d’oltremanica va in delirio ed il nostro giocatore esce dal campo. 6-2 Gran Bretagna e tutto da rifare per il tennista di casa.

A questo punto, sull’1-1, Fognini inizia a sentire in maniera importante gli strascichi dell’infortunio all’ottava costola e – nell’euforia del settore d’oltremanica – subisce un trattamento dal Dottor Parra. Fabio ne giova, brekka alla prima occasione utile l’avversario e continua a tenere il campo nonostante i problemi a servizio e rovescio (colpa dell’infortunio, così come dichiarato dallo stesso giocatore a fine partita).  La partita, salvo una palla break salvata sul 3-2, fila liscia fino al 5-4 dove – chiamato a servire per passare in vantaggio nel conteggio dei set – Fognini pesca il jolly e, salvando due palle break consecutive con altrettanti servizi vincenti, chiude 6-4.

Nel quarto ed ultimo set non c’è partita: Fogna sale in cattedra, sfrutta ogni varco lasciato libero da uno stanco Ward e regala ai tifosi italiani (molto più partecipi e rumorosi nel finale) sprazzi di gran tennis (soprattutto con il diritto in avanzamento, andato spesso fuori giri nella prima parte dell’incontro). Alla fine sarà un 6-1 senza appello, massimo testimone della notevole differenza tecnica tra i due predicata a lungo questa settimana.

Fabio Fognini, dunque, può uscire dal campo soddisfatto per aver rispettato i pronostici e portato i compagni sull’1-0, con la consapevolezza di dover tirare fuori dal cilindro ben altro – condizione fisica permettendo – nell’incontro di Domenica contro Andy Murray.

MURRAY vs SEPPI 6-4 5-5 sospesa

Sospesa per oscurità sul 6-4 5-5 in favore di Andy Murray il secondo singolare di giornata che vedeva opposti il numero uno britannico ad Andreas Seppi, quest’ultimo bravo a tenere testa egregiamente lungo tutta la sfida. E non è poco, visto che l’ottavo giocatore del mondo prova ad indirizzare subito e in maniera netta l’incontro.

Seppi, attento, si dimostra solido e concreto arrivando addirittura a sfiorare il 3-1: l’altoatesino manda in delirio il pubblico partenopeo guadagnando una palla break dopo uno scambio lungo ed esaltante ma – ad un passo dall’obiettivo – getta alle ortiche un comodo diritto e viene raggiunto sul 2-2. Il set è un testa a testa continuo, Andreas dimostra di avere le carte in regola per giocarsi le proprie carte eppure, in una manciata di punti, si lascia sfuggire il set: sotto 0-40 per via di tre gratuiti Seppi prova a recuperare ma – al secondo tentativo – Murray può beneficiare di una volée malamente sbagliata dall’avversario e stacca il primo break della partita. Il seguito della prima partita è intuibile: Murray fa ordinaria amministrazione e, chiamato a servire sul 5-4, non perdona. 6-4 Gran Bretagna.

Il tifo azzurro presente sugli spalti, comunque, riconosce l’ottimo livello messo in campo dal proprio beniamino e – nonostante il punteggio ostico – non smette di dare il proprio contributo: Seppi, dal canto suo, non perde di intensità e complice uno scozzese più falloso toglie per la prima volta il servizio (4-2). L’Arena del Mare si infiamma, l’ambiente è carico ma dall’altra parte della rete Murray alza il tiro e controbrecca immediatamente, smorzando l’entusiasmo partenopeo. Il tifo degli ospiti, al contrario, sembra trasportare tutti in quel di Liverpool ma a sua volta Andreas, concentrato come suo solito, non si scompone e rimette la testa avanti.

L’ultimo gioco della partita, quello del 5-4, merita un paragrafo a parte e rappresenta l’acme della prima giornata di Davis qui a Napoli. Seppi prende in mano il pallino del gioco e prova a sfondare il resistente muro issato da Murray: l’altoatesino si guadagna ben quattro set point ma il numero otto del mondo, contro tutto e tutti, dimostra a tutti la differenza tra un ottimo giocatore ed un campione. Quattro prime, altrettanti punti giocati in maniera impeccabile. Seppi si aggrappa ad ogni colpo, risponde e mette in difficoltà, ma non basta e alla prima occasione utile per il vincitore di Wimbledon viene punito. 5-5 e appuntamento a domani, con tanto da decidere e la certezza di poter vedere un match tutt’altro che chiuso.

 

Lorenzo Di Caprio

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Lorenzo Di Caprio

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