TENNIS – Di Diego Barbiani
GINEVRA. Roger Federer e Stanislas Wawrinka risorgono nella giornata più importante per la Svizzera, regalando due vittorie fondamentali che hanno permesso alla nazionale rossocrociata di superare 3-2 il Kazakistan e volare in semifinale di Coppa Davis.
Nella giornata conclusiva di questa equilibratissima sfida, il campione degli ultimi Australian Open ha battuto Mikhail Kukushkin 6-7(4) 6-4 6-4 6-4 mentre a chiudere la pratica ci ha pensato il n.4 del mondo, vincente 7-6(0) 6-2 6-4 su Andrey Golubev. A Settembre, i due saranno chiamati di nuovo a difendere i colori della propria nazionale nella sfida che li vedrà opposti all’Italia.
Dopo la sconfitta di ieri nel doppio c’era qualche timore di troppo, perché i bravissimi giocatori del Kazakistan li avevano costretti spalle al muro: serviva solo vincere. Per quanto la differenza di classifica parli a favore della Svizzera, il primo a scendere in campo è stato Wawrinka, apparso ancora non al meglio della condizione psico-fisica. Le tossine dell’ Australian Open non sono facili da smaltire, nonostante siano già passati due mesi. Al n.3 del mondo c’è bisogno ancora di qualche tempo, soprattutto per ritrovare la continuità con il dritto che fino alla trasferta australe era un colpo quasi mortifero.
Forse anche per la pressione di dover vincere a tutti i costi davanti al proprio pubblico, dimostrare di valere quanto di buono mostrato nei mesi scorsi, ha giocato un cattivo scherzo. Anche oggi contro Kukushkin la sfida era complicata e più passavano i game più Wawrinka si innervosiva, urlava, cercava l’appiglio a cui aggrapparsi per far male al proprio avversario.
Il kazako era molto solido al servizio ed approfittava dei tanti gratuiti che venivano dall’altro lato del campo. Una volta giunti al tie-break, lo svizzero ha regalato il set al suo avversario giocando quasi solo degli errori di dritto. Sotto di un parziale, la sfida poteva ripetere la stessa trama vista con Golubev al venerdì. Kukushkin ha provato a guidare la partita verso di sé, ma Wawrinka ha saputo risorgere da una situazione potenzialmente molto complicata.
Sul 2-2 lo svizzero ha giocato solo vincenti, esplodendo tutto il proprio nervosismo con un urlo liberatorio al momento del break. E’ stato molto bravo poi a gestire il momento, impedendo al kazako di avere qualche occasione per rientrare nel punteggio. Il vero alleato di Wawrinka è stato il servizio, con ventisei ace totali, molti dei quali giocati in situazioni di estremo bisogno.
Sullo slancio emotivo è arrivato anche il break all’inizio della terza frazione. Lo svizzero sembrava un altro giocatore rispetto a prima, più presente in campo e più reattivo. Il numero dei vincenti ha iniziato a lievitare con più frequenza ed il pubblico rispondeva a gran voce ogni qual volta in cui con le braccia faceva segno di incitare maggiormente.
Il punto che gli ha dato il vantaggio di due set a uno è stato vissuto come una liberazione. Per la prima volta nel week-end Wawrinka era avanti nel punteggio in una delle sfide disputate. L’ultimo set è stato equilibrato nel punteggio ma lo svizzero dava sempre impressione di poter dare la spallata decisiva. Così, sul 4-4, il game più bello del match si è concluso con un dritto vincente di Wawrinka, come contrappasso rispetto all’andamento di tutto il fine settimana, che poteva finalmente servire per il match. Nessuna sofferenza al momento di chiudere, solo uno sguardo verso l’alto dopo l’ultimo ace che ha sancito la chiusura dell’incontro. Il peggio era passato, ora alla squadra guidata da Luthi serviva l’ultimo sforzo. Tutto era sulle spalle di Federer.
L’ex n.1 del mondo non si era mai trovato in questa situazione. Dover giocare una quinta partita di Coppa Davis era una sensazione nuova e questo all’inizio potrebbe averlo innervosito. Per quanto possa essere l’impressione che scaturisce dall’esterno, Federer non era tranquillo. Non riusciva a scrollarsi di dosso un ottimo Golubev, che nel primo set teneva caparbiamente testa. Al tie-break però non c’è stata partita: 7-0 per il padrone di casa, che portava per la prima volta la Svizzera avanti nel punteggio.
Con il passare dei minuti la forbice tra i due giocatori aumentava. Dopo aver saltava una situazione complicata sul 2-2 nel secondo set, Federer ha preso il largo e con un parziale di quattro game a zero ha messo una grossa ipoteca sul risultato finale. Nel terzo set, eccetto infatti il servizio perso sul 3-1, per Federer si è trattata di una passerella verso il 6-3 finale che ha fatto esplodere di gioia lui e tutto il palazzetto dello sport di Ginevra.
La missione è compiuta. La Svizzera è in semifinale, undici anni dopo l’ultima volta. A Settembre sfiderà l’Italia per conquistare la finale. Intanto è tempo per gli elvetici di abbracciare i loro idoli, che nonostante qualche problema di troppo hanno rimontanto un Kazakistan che esce a testa altissima dalla competizione.
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