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Challenge Round. Verso Barcellona: Wilander prima di Nadal

TENNIS – di FABRIZIO FIDECARO

Prima di Rafael Nadal, l’unico tennista capace di vincere per tre volte di fila il torneo di Barcellona è stato Mats Wilander. Ripercorriamo il primo successo del fuoriclasse svedese, che nel 1982 ripeté in Catalogna le imprese compiute al Roland Garros.

Il torneo Atp di Barcellona è da tempo feudo esclusivo dei tennisti di casa. È addirittura dal 2002 che non si registra il successo di un giocatore non spagnolo: allora fu l’argentino Gaston Gaudio. Poi hanno trionfato Carlos Moya, Tommy Robredo, Rafael Nadal (otto volte!) e Fernando Verdasco. Non è sempre stato così, se è vero che i beniamini locali restarono a secco di titoli per ben quattordici edizioni di fila, dal 1977 al 1990 (nel ’76 si era imposto Manuel Orantes, nel ’91 prevalse Emilio Sanchez).

Un’annata memorabile del torneo fu quella dell’82, che vide in campo tutti i migliori specialisti del rosso, in un evento certamente assimilabile a un moderno Master 1000. Si giocava a ottobre e il primo favorito del tabellone era Ivan Lendl, due volte campione uscente. Nel seeding lo seguivano Guillermo Vilas, Jose Higueras e Jose-Luis Clerc. A trionfare, come già accaduto qualche mese prima al Roland Garros, fu però un ragazzino, che nel frattempo aveva appena raggiunto la maggiore età: Mats Wilander.

Il teenager svedese, accreditato della quinta testa di serie, battè lungo il suo cammino tutti avversari che, all’epoca o nel corso della carriera, figuravano o hanno figurato fra i top ten del ranking mondiale e sono approdati al Master di fine anno. All’esordio Mats ebbe la meglio sul francese Guy Forget; seguirono le affermazioni sul connazionale Joakim Nystrom e sull’attuale capitano azzurro di Davis e Fed Cup Corrado Barazzutti. Nei quarti la sua strada appariva sbarrata da Lendl, ma Wilander non si lasciò impressionare e bissò la clamorosa vittoria ottenuta a Parigi, dominando il secondo set dopo aver fatto suo il primo al tie-break.

Da quel momento il suo cammino ricalcò in modo fedele quello compiuto a Porte d’Auteuil, visto che negli ultimi due incontri Mats si trovò di fronte nuovamente Clerc e Vilas. Con Jose-Luis era stato protagonista al Roland Garros di un celebre atto di fair-play, acconsentendo a rigiocare l’ultimo punto quando il giudice di sedia gli aveva già attribuito il successo. Clerc era al servizio in svantaggio per 6-5 al quarto: insomma, il match era tutt’altro che chiuso e, se il sudamericano avesse raggiunto la parità, avrebbe ancora potuto prendere un’altra piega. In Catalogna il pathos fu minore, ma l’argentino riuscì ad aggiudicarsi al tie-break la frazione d’avvio, subendo però la rimonta del più giovane rivale, che negli altri due parziali gli concesse in tutto appena quattro game.

Wilander era in finale e ad attenderlo trovava un Vilas in gran forma, che non aveva lasciato nemmeno un set agli avversari, il più recente dei quali era stato il sorprendente brasiliano Marcos Hocevar. A Parigi la sfida per la Coppa dei Moschettieri era durata quattro set (e quasi cinque estenuanti ore), ma stavolta la faccenda si rivelò molto più semplice del previsto. Lo svedese, infatti, fu decisamente più continuo dell’argentino e gli inflisse un netto 63 64 63, conquistando il suo quarto trofeo stagionale dopo lo Slam francese, Bastad e Ginevra.

Per Mats fu la prima di tre affermazioni consecutive a Barcellona: nell’83 sconfisse nuovamente Vilas (con un ruggente 60 63 61), nell’84 si impose su Nystrom (76 64 06 62). Lo scandinavo (che in seguito raggiunse la finale anche nell’85 e nell’87) fece così meglio del suo predecessore Bjorn Borg, che nell’evento iberico aveva trionfato due volte (1975, 1977). Fino all’avvento di Nadal, Wilander sarebbe rimasto l’unico tennista capace di alzare per tre volte consecutive il trofeo al Real Club de Tenis. Giusto l’anno scorso, per ricordare la sua impresa, l’organizzazione dell’Open Banc Sabadell, guidata da Albert Costa e dal presidente del circolo Beto Agustì, ha voluto rendere omaggio allo svedese con una cerimonia di tributo, nel corso della quale gli è stato attribuito un riconoscimento speciale. Un premio senz’altro gradito per un tennista in grado di segnare un’epoca, e non solo sulla prediletta terra rossa.

 

Il cammino di Mats Wilander a Barcellona 1982

1 + Guy Forget (FRA)               64 63

2 + Joakim Nystrom (SWE)       62 67 62

3 + Corrado Barazzutti (ITA)       63 64

Q + (1) Ivan Lendl (CZE)            76 61

S + (4) Jose-Luis Clerc (ARG)    67 61 63

F + (2) Guillermo Vilas (ARG)    63 64 63

 

Fabrizio Fidecaro

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