TENNIS – MONTECARLO. Esordio molto semplice per Federer, che batte Stepanek 6-1 6-2. Il ceco poco incisivo e pericoloso oggi, Federer, di contro, solido e senza dubbi. Comincia invece un po’ zoppicando Nadal, che dopo aver superato le difficoltà iniziali supera Gabashvili 6-4 6-1.
(4/WC) Federer b. Stepanek 6-1 6-2
Di ROSSANA CAPOBIANCO
Si fa presto a dire avversario complicato. Quando leggi Stepanek come possibile esordio di Federer su una superficie che tutti credono gli sia nemica ma che lui si ostina a dire familiare e gradita, ti viene subito in mente Roma, quei due tie-break, la sconfitta.
La verità è che Stepanek per battere Federer, specie sulla terra battuta, ha bisogno di una prestazione magistrale e di un avversario poco concentrato e poco centrato; così non è parso oggi Roger, che ha messo in campo l’80% di prime palle (questo dipendeva solo da lui), si è mosso bene, è parso sempre lucido.
Certo compito comodo quando dall’altra parte il ceco non è mai apparso in grado di dare una svolta ad un match segnato subito. Addirittura 4/4 sulle palle break per uno svizzero mai così killer nei punti importanti, palle break in primis. Ci sono state volte nelle quali, durante partite del genere, si è complicato non poco le cose: e avrebbe potuto farlo anche qui, sul 3-2 15-40. Ma ha subito cambiato marcia: dritto da una parte e poi dall’altra, scambio solido per poi chiusura lungolinea. Vintage Federer, poco vintage il servizio di Stepanek, oggi davvero spento.
Non giocava nel Principato dal 2011 Roger, da quella sconfitta contro Melzer aveva deciso di chiudere ogni discorso e di non iscriversi, non accettare wildcard, riposarsi. Quest’anno no: innanzitutto perché sta bene e sfrutta la forma e punti da guadagnare in classifica. E poi c’è Mirka e un parto che dovrebbe arrivare in Maggio (Palmieri si è lasciato sfuggire che dovrebbe scadere l’ora tra Roma e Roland Garros), dunque meglio acquisire partite prima, che poi non si sa mai.
Domani Rosol, come a Dubai dopo Stepanek: ancora un avversario non da terra battuta. Ma tanto a Montecarlo c’è tutto da guadagnare.
(1) Nadal b. (Q) Gabashvili 6-4 6-1
di ANDREA SCODEGGIO
Rafael Nadal, debutto vincente ma non brillante. Il numero uno al mondo ed otto volte campione consecutivamente qui a Montecarlo, vuole ritornare ad imporsi in questo torneo, dopo la bruciante sconfitta patita lo scorso anno, ma non ha dato segnali incoraggianti, rispetto ai facili debutti di Djokovic e Federer. Il punteggio finale in questo primo confronto sulla terra monegasca è di 6-4, 6-1 in 1h 14’ contro Tejmuraz Gabashvili, russo che sta vivendo il suo momento migliore, best ranking quest’anno con il numero 58 del mondo, e capace di disputare un buon primo set che aveva fatto tremare lo spagnolo.
Rafa infatti patisce per quasi un set intero il gioco aggressivo di Gabashivili, a conferma di un momento d’appannamento che persiste nonostante adesso si giochi sulla superficie preferita allo spagnolo. La sensazione è che, messo sotto pressione, Nadal soffra molto e non sappia essere profondo nei colpi in maniera importante, costringendo spesso a remare. La differenza in questo match l’ha fatta l’esperienza e soprattutto la resistenza mentale e fisica, perché il russo non poteva mantenere un ritmo così forsennato per tutta la gara ed ha finito per cedere dopo una mezzora di grande tennis. Troppo poco per resistere ad armi pari contro un Rafa anche solo a mezzo servizio. Nel prossimo turno Nadal affronterà Andreas Seppi.
Il primo set è stato la chiave dell’incontro, quello che ha fatto da spartiacque della partita. Incomincia stranamente male per Rafa, sotto di un break nel primo turno di battuta , colpa di un improvvisa partenza fulminante ed aggressiva del russo che sfrutta subito la prima chance per passare in vantaggio e tenendo il proprio turno di battuta senza patemi: 2-0 Gabashivili. Lo spavento perdura anche nei game successivi, con lo spagnolo che rischia addirittura di andare sotto di un altro break nel quinto gioco, ma arriva la svolta. Annulla la palla break e con otto punti consecutivi si riporta in perfetta parità alla prima palla break concessa dal russo: 3-3. Il match resta tirato, ma è chiaro come l’inerzia sia cambiata ed il russo debba poi cedere. Ciò avviene puntualmente nel decimo gioco, colpevole un servizio più debole ed una conseguente aggressività maggiore dello spagnolo che lo porta a conquistare due set point e sfruttare il primo con un dritto in lungo linea vincente: 6-4
Il secondo set diventa solo una formalità per Rafa, anche perché Gabashivili appare frustrato per l’andamento del primo set e nel proprio turno di battuta commette tre errori di dritto banali che consegnano il break all’avversario: 2-0 per Rafa. C’è un sussulto d’orgoglio nel russo, capace nel riuscire a tornare aggressivo e riconquistare una palla immediata del contro break, ma è un fuoco di paglia. Nadal annulla la possibilità e chiude il game in favore: 3-0. Sembra finita, soprattutto quando il russo cede ancora la battuta e finisce sotto 4-0, ma Rafa non è per niente tranquillo ed a dimostrazione di ciò è la discussione avvenuta con l’arbitro che lo ha punito per aver sforato il tempo necessario per servire la prima di servizio su una palla break in favore del russo: 4-1. E’ solo il punto della bandiera per il russo, oramai sicuro della sconfitta. Cede ancora la battuta e Rafa chiude il parziale per 6-1.
Un Nadal che vince ma ancora lontano parente di quello sfavillante dello scorso anno, specie per i risultati sulla terra rossa che gli sono sempre stati favorevoli nelle passate annate e che dovrà saper difendere meglio di come ha giocato oggi. Il tempo ed i match successivi, ci sapranno dire se saprà tornare ai livelli che gli competono.
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