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Wta Miami: Serena Williams gioca il settebello, Li Na si arrende

TENNIS – Di Diego Barbiani

MIAMI. Serena Williams gioca il settebello. Settimo successo a Miami, dopo la vittoria per 7-5 6-1 su Na Li. Il primo set ha segnato l’andamento della finale, e dopo un’ora e quindici minuti l’americana ha ripreso una situazione molto difficile prima di dilagare nel punteggio.

Na Li dall’ultimo precedente giocato, la finale dell’ultimo Wta Championship di Istanbul, ha capito che il suo livello attuale non è ad un abisso da quello della n.1 del mondo, favorita anche dalle condizioni non proprio eccelse di quest ultima. Nella sua testa, da quella volta, è balzata una pazza idea: conquistare il primo gradino del ranking.

Sfruttando un inizio di stagione positivo per lei, ed un po’ più negativo per la dominatrice del 2013, la situazione potrebbe farsi intrigante. Al momento i punti di distacco sono tanti, si calcolano attorno ai 5000, ma il livello di Li si è elevato di tanto e con l’andare dei tornei unito alla scarsa possibilità della statunitense di guadagnare terreno (venendo da un anno dove ha dominato in quasi tutti gli eventi disputati) ci potrebbe essere un sensibile avvicinamento.

La sensazione, ad oggi, è che contro una Williams non perfetta possa far valere i suoi punti di forza. Il rovescio deve permetterle di trovare angoli con cui chiudere i punti, mentre con il dritto, soprattutto con la soluzione in lungolinea, per la prima parte del primo set ha saputo mantenere a distanza la sua avversaria, impedendole di tornare a respirare.

Non era una fase troppo emozionante della sfida, dove la Williams, pigra ed insofferente, subiva il gioco della cinese che al contrario con un tennis pulito e più preciso teneva indietro la più quotata rivale. Il break che l’ha portata al servizio sul 5-2 sembrava una grossa ipoteca al successo del parziale, ma quando Serena ha trovato l’immediato contro-break si è intuito che il vento stava cambiando.

Li era entrata nella tempesta. D’improvviso soluzioni agevoli non le riuscivano più e l’altra, piano piano, con grande cattiveria prendeva sempre più controllo. Il fattore che ha maggiormente inciso nel finale del primo set è stato proprio il perdere quella sicurezza che l’aveva accompagnata fino ad un passo dalla conclusione. Ha provato a contrastare una sorte che la vedeva ormai soccombere ma quando è arrivata al set-point, Williams ha trovato la soluzione più bella e determinante del parziale, con un rovescio lungolinea da posizione molto complicata. Lì la finale è girata definitivamente. Sono arrivate una valanga di soluzioni vincenti e con essi aumentavano i “c’mon” urlati a pieni polmoni.

Forse, per la cinese, raggiungere il tie-break avrebbe rappresentato l’ultimo scoglio a cui potersi aggrappare ma la confusione regnava sovrana. La consapevolezza di avere di fronte una campionessa come la statunitense, sconfitta solamente una volta in dieci precedenti ha fatto il resto. Emblematico, nel secondo parziale, il break che ha spezzato definitivamente la partita. Li era avanti 40-0 ma ha ricevuto un gancio dopo l’altro e con un brutto errore di dritto ha firmato la sua condanna. Un nuovo game perso l’ha spinta sotto 1-5 e da lì alla fine il passo è stato breve.

Serena Williams ritocca dunque il numero di successi in Florida, entrando anche nella ristretta cerchia d’élite di quelle giocatrici che hanno imposto la propria legge per almeno sette volte nello stesso torneo. La vittoria di oggi, nel complesso meritata, è giunta grazie a quel momento di furore agonistico che l’ha spinta alla conquista del primo parziale.

Per Li è un esito dai due volti: in un momento in cui si sono scombinate le carte all’interno della top-10, lei è la vera forza n.2 e (col tempo) può avvicinarsi alla vetta de ranking; ma di contro c’è la consapevolezza di avere a che fare con una giocatrice che anche nelle giornate negative è capace di svoltare tutto a proprio favore. Se vorrà dare seguito ai suoi propositi, dovrà ancora lavorare. La strada per lei è ancora lunga e l’obiettivo, ambizioso, necessita di almeno altri due o tre step. Ci proverà, intanto però la scena è tutta di Serena Williams. Lo scorso anno da Miami è partita la sua incredibile marcia vincente, quest anno i presupposti non sono troppo differenti.

Diego Barbiani

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