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Atp Miami: Nadal, tutto (troppo) facile. Fognini non pervenuto

TENNIS – Di Giancarlo Di Leva

MIAMI. Rafael Nadal è nei quarti di finale del torneo Atp Master 1000 di Miami. Lo spagnolo ha sconfitto 6-2 6-2 Fabio Fognini in un incontro durato appena un’ora, dove l’italiano ha offerto una prestazione ben al di sotto degli ultimi precedenti contro il n.1 del mondo. Nei quarti di finale sfiderà Milos Raonic.

A fine gara Fabio ha detto allo spagnolo di aver accusato un fastidio al costato, un problema che a fine primo set lo ha costretto anche a chiamare il trainer.

Nadal non ha fatto nulla di eclatante per realizzare il risultato finale, gli è bastato il più delle volte ributtare al di la della rete la pallina per ottenere il punto. Le reali occasioni in cui ha mostrato sprazzi del suo gioco si contano sulle dita di una mano.

I colpi dell’azzurro per tutto il primo set non riuscivano a far male: alcuni troppo lunghi, altri che si stampavano in mezzo alla rete. In breve tempo il numero degli errori gratuiti lievitava ed il match, dopo appena otto minuti, era già concluso. Due break subiti nei primi due turni di battuta, senza aver mai trovato il ritmo ed essere entrato mentalmente nel match, sono stati dei dazi molto pesanti da pagare e Nadal avanti 4-0 non poteva che ringraziare.

Inizio imbarazzante anche nel secondo set col pubblico che non riesce a trattenere il disappunto per lo spettacolo indecoroso offerto dall’italiano. Subito 2-0 per Rafa che perde l’unico punto sul servizio per un doppio fallo(saranno 3 complessivamente alla fine del match). Altro break a favore dell’iberico nel 5° game e finale tra i fischi.

Fognini è stato ancora una volta rimandato nell’ennesimo esame di laurea contro un top 5 (bilancio aggiornato 0-21). Contro Nadal i precedenti erano 3, tutti nel 2013 (Roma, Roland Garros e Pechino) e tutti conclusisi con la vittoria dell’iberico cui tuttavia Fabio aveva dato filo da torcere soprattutto nei quarti di Pechino, vincendo il primo set  e sprecando 2 palle per il 5-1 nel secondo prima di subire il ritorno travolgente dell’avversario. Alla fine saranno trentacinque gli errori non forzati per Fognini, che si traducono in  quasi nove game regalati all’avversario.

C’è da riflettere. Da un giocatore che lunedi sarà n.13 del mondo è legittimo attendersi di vederlo competitivo anche contro i migliori. Fognini finora ha vinto solo 4 volte contro un Top Ten (in 32 occasioni) e perdendo sempre troppo spesso largamente contro un Top Five.

Nota: laddove si ritiene di non essere in condizione di offrire una prestazione adeguata per problemi fisici è preferibile ritirarsi prima di entrare in campo (in quel caso si è assenti giustificati).

Giancarlo Di Leva

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