di FABRIZIO FIDECARO –
Stanislas Wawrinka irrompe al terzo posto del ranking Atp. Il clamoroso trionfo agli Australian Open regala all’elvetico un gradino del podio mondiale, alle spalle dei soli Nadal e Djokovic. Del Potro quarto, Murray e Federer mai così in basso da parecchi anni. Fognini top 15.
A ventotto anni suonati Stanislas Wawrinka si è scoperto campione. Prima dell’anno scorso il fresco vincitore degli Australian Open aveva effettuato giusto una breve capatina fra i top ten: era accaduto nel 2008, quando, dopo la finale raggiunta agli Internazionali d’Italia (e persa con Djokovic), aveva occupato da maggio sino all’inizio di ottobre una posizione tra la nona e la decima. Poi Stan era tornato giù, sempre quanto meno fra i primi trenta e spesso fra i primi venti, ma nulla di più.
Nel 2013 il deciso cambio di mentalità e quindi di marcia, e i risultati sono arrivati subito. In seguito alla finale nel Master 1000 di Madrid (persa con Nadal), l’elvetico è rientrato fra i top ten dopo quasi cinque anni di assenza, riuscendo poi a qualificarsi per le Atp World Tour Finals e a concludere l’anno all’ottavo posto del ranking. Chi supponeva non potesse andare oltre è stato clamorosamente smentito. Con il fantastico successo di Melbourne, infatti, Wawrinka ha guadagnato la bellezza di cinque posizioni: ora è il nuovo numero 3 del mondo, dietro ai soli Nadal e Djokovic, peraltro da lui entrambi sconfitti down under (per inciso, Rafa allunga in vetta con 14330 punti, mentre Nole è a quota 10620 e Stan a 5710). Un boom clamoroso, che gli regala anche il ruolo di numero uno svizzero.
La classifica post-Slam è tradizionalmente ricca di cambiamenti, ma questa che segue l’edizione 2014 degli Australian Open va forse oltre, registrando oscillazioni “storiche”. Non si possono, infatti, non sottolineare, i pesanti scivoloni di due Fab Four, Andy Murray e Roger Federer: il britannico, campione di Wimbledon in carica, scende dal quarto al sesto posto; lo svizzero dal sesto all’ottavo. Murray non si trovava così in basso da cinque anni e mezzo (agosto 2008), Federer addirittura da oltre undici (ottobre 2002). Roger è apparso comunque in ripresa, confermando la semi del 2013, mentre Andy, uscito nei quarti proprio dinanzi a Fed-Ex, non era forzatamente al meglio dopo l’intervento alla schiena e non ha potuto difendere la finale raggiunta l’anno scorso. Il prosieguo della stagione potrà regalare soddisfazioni a entrambi.
Nel frattempo, nonostante la precoce eliminazione per mano dello spagnolo Bautista-Agut, Juan Martin Del Potro eguaglia il proprio career high in quarta posizione (+ 1), risalente al gennaio 2010, prima del lungo stop per l’infortunio al polso. L’argentino non può comunque essere minimamente soddisfatto della sua trasferta australiana, che pure l’aveva visto imporsi a Sydney. In calo David Ferrer, ora quinto (- 2), mentre Tomas Berdych si conferma settimo.
Fra gli italiani, Fabio Fognini sale di un gradino e migliora il suo best ranking: il ligure, giunto negli ottavi a Melbourne (ma poi fin troppo dimesso contro Djokovic), è 15esimo. Scende, invece, Andreas Seppi, che negli ottavi era giunto l’anno scorso e stavolta è uscito al secondo turno: l’altoatesino è 31esimo (- 6). Fra i primi cento figura anche Filippo Volandri, 73esimo (- 3); poco oltre Paolo Lorenzi (107esimo, + 7).
Oltre a Fognini, stabiliscono il loro nuovo primato personale il bulgaro Grigor Dimitrov (19esimo, + 3), il canadese Vasek Pospisil (25esimo, + 5) e, molto più in basso, il tedesco Peter Gojowczyk (99esimo, + 36). Notevole anche l’ascesa del francese Stephane Robert, lucky loser spintosi fino agli ottavi, 78esimo (+ 41). Perdono colpi Nicolas Almagro (17esimo, – 3), Philipp Kohlschreiber (27esimo, – 4), Jeremy Chardy (43esimo, – 12), Radek Stepanek (50esimo, – 5) e Janko Tipsarevic (69esimo, – 17).
I top ten del ranking Atp: 1 Rafael Nadal, 2 Novak Djokovic, 3 Stanislas Wawrinka (+ 5), 4 Juan Martin Del Potro (+ 1), 5 David Ferrer (- 2), 6 Andy Murray (- 2), 7 Tomas Berdych, 8 Roger Federer (- 2), 9 Richard Gasquet, 10 Jo-Wilfried Tsonga.
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