Dall’inviata a Melbourne ROSSANA CAPOBIANCO – Flavia Pennetta vince 6-1 4-6 7-5 contro la Kerber, vendicandosi dei passivi precedenti nei tornei dello Slam contro la tedesca. La paura delle occasioni buttate, la gioia finale: quarti di finale per la prima volta agli Australian Open.
Il tennis femminile non è uno sport per cuori deboli. Se vuoi trovare della logica, smetti di guardarlo: rinuncia a cercare, non la troverai mai.
Le emozioni, invece, non mancano. Non sono mancate neanche qui, in un match di botte da orbi tra Flavia Pennetta, ai quarti di finale a Melbourne, mai raggiunti prima in carriera (ottavi nel 2011 il massimo risultato).
Si mette le mani davanti agli occhi Flavia, quasi piange, commossa, felice: un sospiro di sollievo per avere evitato i rimpianti e i rimorsi delle eccessive occasioni sprecate. Un primo set da urlo, senza errori, colpi profondi, servizio preciso e vario. La Kerber in giro per il campo a cercare di capire dove fosse, chi fosse e perché. Troppo più matura e sapiente la Pennetta, troppo più giocatrice.
Eppure, eppure. Eppure ci sono quei precedenti negli Slam che dicono Kerber, fortemente Kerber. Il tifo è per Flavia ed è tutto australiano: nella brezza fredda di una Melbourne improvvisamente autunnale la più amata è proprio lei, che un anno fa era prossima all’inferno tennistico e oggi ha una speranza, entro l’anno, se continuasse così, di tornare ad attaccare la top 10.
L’appunto tecnico-tattico che oggi si può fare alla Pennetta è quello di essersi spesso intestardita a fare a botte da fondo con una giocatrice potente che difficilmente sbaglia da fondo e che in più è mancina. Flavia di rovescio da quella parte tiene bene, ma spesso non attacca quando potrebbe, finendo per sbagliare il colpo successivo, non uccidere la partita e portarla in territorio rischioso di vera lotta.
Dopo aver perso il secondo set per queste piccole grandi pecche, nel terzo dopo il break al terzo gioco per la tedesca sembra essere tutto deciso, tutto in discesa per Angelique: la Pennetta però è una che non molla e si issa fino al 5-3, ma non riesce a chiudere, subisce gli attacchi della Kerber. D’improvviso, il servizio di Flavia (che in generale è comunque migliorato per costanza e precisione) torna a funzionare e tatticamente riprende a muovere l’avversaria.
I successivi errori della tedesca sul 6-5 Pennetta consegneranno la vittoria nelle mani di una splendida Flavia Pennetta, che accede ai quarti di finale di un torneo del Grande Slam. Ancora una volta. Ancora una rinascita.
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