Di Diego Barbiani
MELBOURNE. Si chiama Luskika Kumkhum e fa parte di quel gruppetto di giovanissime dalle belle speranze, o quasi. Perché già lo scorso anno, in questo periodo, fece dei buoni risultati che la portarono a ridosso delle prime cento giocatrici del mondo ma poi per tutto l’anno fu fermata da qualche problema fisico e da una scarsa continuità di risultati, facendosi vedere solo sporadicamente nella seconda metà dell’anno. E’ tornata giusto in tempo per continuare da dove aveva interrotto, regalandosi la classica partita “della vita” contro un avversario di caratura elevatissima come Petra Kvitova.
Mettendo da parte tutte le difficoltà palesate dalla ceca, per la tailandese è un successo incredibile ed insperato. Anche dopo un primo set vinto per 6-3, complice anche la tendenza piuttosto masochista di Kvitova a lasciare per strada dei parziali per poi svegliarsi e vincere nettamente gli altri due, la sensazione era quella del match ancora tutto da giocare.
Nel secondo parziale infatti Petra ha reagito in maniera veemente, tenendo di più la palla in campo e non lasciando respirare la propria avversaria con un netto 6-1 che faceva presagire a ben altra conclusione. Invece la tailandese ha voluto la vittoria a tutti i costi e se l’è andata a prendere. Di forza. I duelli ingaggiati sulla diagonale di dritto (Kumkhum) – rovescio (Kvitova) erano allucinanti, con entrambe intente in un braccio di ferro a velocità mille. Ma lei è stata quella che più ha voluto vincere, che più ha cercato di prendersi tutti i punti. La ceca invece era sempre più in difficoltà e verso la fine il linguaggio del corpo era molto negativo: lenta ed in difficoltà negli spostamenti, sembrava potersi consegnare da un momento all’altro.
Così sul 4-3 Kumkhum è giunto il break per quest ultima, che colta da un primo momento di tensione ha giocato un nono game creando e disfando un po’ di tutto, con due doppi falli quando si è trovata a due punti dal match. Alla terza occasione Kvitova riprendeva il servizio, ma nel game successivo la pressione della tailandese è continuata e sono arrivati i primi match point in suo favore. E’ bastato il primo per mandarla in cielo. 6-3 1-6 6-4 dunque per la n.104 del mondo, che crea una bella voragine in quella zona di tabellone. Sarà contenta Flavia Pennetta, che si ritrova ad essere l’unica testa di serie rimasta in quell’ottavo. Per Kumkhum invece la prova del nove sarà contro la tedesca Mona Barthel, ma per oggi non svegliamola.
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