Di Diego Barbiani
ABU DHABI. Doveva essere il gran giorno del rientro in campo di Andy Murray dopo oltre tre mesi, invece alla fine Jo Wilfried Tsonga si è preso la scena ed ha inflitto una sconfitta per 7-5 6-3 all’ultimo vincitore di Wimbledon. Va da sé che in ballo non c’era nulla (a livello di ranking Atp) ed essendo per entrambi il primo match dell’anno non si poteva chiedere ritmi troppo elevati.
Così in un clima abbastanza divertente si è svolto il match, con i due servizi rimasti inviolati fino al dodicesimo gioco, quando il francese si è appropriato anche del primo parziale.
Le difficoltà di Murray, al rientro, si sono evidenziate soprattutto nella pesantezza dei movimenti e nella scarsa incisività in alcuni frangenti, ma già da lunedì in Qatar lo scozzese dovrà essere in grado di mostrare qualche miglioramento. L’Australian Open è sempre più vicino e per lui sono tre le finali raggiunte negli ultimi quattro anni, a dimostrazione di quanto si trovi bene a Melbourne.
Nel secondo set, dopo uno scambio di favori nei primi giochi, Tsonga ha trovato la spallata che poi si è rivelata decisiva. Una volta issatosi sul 4-1, per il francese è bastato tenere i suoi turni di battuta per portare a termine l’incontro. Sarà dunque lui l’avversario, domani, di Novak Djokovic. Al contrario, Murray scenderà in campo per la finalina del 5°/6° posto contro Stanislas Wawrinka.
Per lo svizzero, ancora del tutto imballato, una prova scialba a confronto con quella di David Ferrer, che è sembrato subito già in palla. Lo spagnolo ha chiuso vittorioso in poco più di 1h per 7-5 6-1, sapendo ribaltare a proprio favore una situazione sfavorevole nel primo parziale quando era sotto 3-5. Domani il n.3 del mondo terrà a battesimo l’esordio stagionale del proprio connazionale, Rafael Nadal.
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