Dal nostro inviato a Londra, Diego Barbiani.
Stanislas Wawrinka coglie un successo importantissimo contro David Ferrer nel suo ultimo match del Round Robin. Lo svizzero ha superato tra mille peripezie un avversario che nonostante l’eliminazione ha comunque disputato la sua partita per almeno due set.
6-7(3) 6-4 6-1 il punteggio finale e dopo 2h18′ di grande battaglia Wawrinka può prepararsi ad un nuovo match in cui soffrirà tantissimo: stasera guarderà da diretto interessato Nadal-Berdych ed in caso di vittoria dello spagnolo, sarà lui il secondo classificato del gruppo A, qualificandosi così per le semifinali.
Wawrinka entrava in campo e vincere (indipendentemente dal risultato) per poter continuare il suo sogno a Londra mentre Ferrer era già fuori e più che per onor di firma giocava per l’orgoglio di non chiudere con un triste zero la casella dei punti.
Così Ferrer ha sorpreso tutti in avvio, giocando un tennis molto aggressivo basato su un ritmo elevato. Non ha avuto molte occasioni di scambiare perché Wawrinka, con un servizio perfetto, si teneva in testa nel punteggio. Il problema era quando iniziava lo scambio, dove tutta la tensione dello svizzero usciva fuori e l’avversario, fiutando la situazione, lo costringeva a giocare sempre di “rimessa” con la pallina che viaggiava pesante e terminava nei pressi della riga di fondo campo. Sul 3-2 Wawrinka ha preso coraggio ed ha prodotto ottimi punti che gli sono valsi il break.
Con un servizio evastante ed una tattica volta ad aprirsi il lato destro del campo avversario, non aveva problemi a consolidare il vantaggio mentre Ferrer piano piano perdeva aggressività nei colpi e diventata sempre più passivo. Al momento di chiudere il parziale però qualcosa non è andato per il verso giusto e prima una risposta aggressiva di Ferrer, poi un nastro infido, poi il primo doppio fallo del suo incontro lo hanno spinto in un personale incubo.
Il vortice nero lo avvolgeva ormai interamente e dopo l’aggancio sul 5-5 un nuovo turno di battuta ricco di errori grossolani lo ha spinto ancora più giù. Con forza si è opposto a questa situazione complicata, riprendendosi subito il break ceduto, ma nel tie-break i primi punti sono stati la chiave per un nuovo trauma: prima un nastro seguito da una riga di Ferrer, poi un nastro fuori per lui ed infine un errore non da lui. Il primo set si è così chiuso nel modo peggiore e con il ricordo ancora fresco dei due set ceduti a Nadal, la partita poteva assumere davvero una strana piega.
Con tanta, tantissima rabbia Wawrinka ha saputo capovolgere tutto. Dapprima annullando due palle break ad inizio del secondo set e poi cogliendo il break (che risulterà decisivo) nel game seguente. Ferrer aveva perso le redini dell’incontro ed è stato lui che ha sfidato la pazienza dell’arbitro, ricevendo anche un warning, sfogando tutto il suo nervosismo per una situazione su cui non aveva più controllo.
Le difficoltà per lo svizzero non si erano esaurite, perché più volte Ferrer è stato in grado di metterlo in difficoltà. E’ stato questo il momento più duro per lui, che doveva dimostrare di aver imparato dagli errori precedenti. Sul 5-4 e servizio però non ha tremato ed un urlo liberatorio ha sancito la chiusura del parziale.
Calmatosi, nel terzo set è stato un Wawrinka finalmente libero di giocare aggressivo e senza timori. Il servizio è tornato a funzionare a meraviglia e sfidare Ferrer sullo scambio lungo ormai non era più un timore. Dopo un break colto in apertura, sono arrivati tre ace a consolidare il vantaggio ed a porre la prima, vera, pietra verso la sua vittoria finale. Da lì in poi la O2 Arena applaudiva un solo giocatore, mentre Ferrer piano piano spegneva le sue velleità. La chiusura del match con il rovescio lungolinea vincente è come un arcobaleno per Wawrinka, che ha potuto finalmente mostrare il suo sorriso. Il peggio è passato, ora manca l’ultimo passo. Ma non dipende più da lui.
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