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Race to London: Federer a un passo dalla qualificazione

di FABRIZIO FIDECARO

Tre posti sono ancora in palio per figurare tra gli otto “maestri” delle ATP World Tour Finals di Londra. Dopo la finale di Basilea, Roger Federer è vicinissimo alla qualificazione: gli basta vincere un match a Parigi Bercy, altrimenti dovrà sperare che non si verifichi un’incredibile concatenazione di eventi. La situazione aggiornata alla vigilia dell’ultima settimana di “regular season”.

Roger Federer è ormai a un passo dall’ennesima qualificazione al Masters di fine anno (sarebbe la dodicesima consecutiva). Anzi, nella settimana appena conclusa, il fuoriclasse elvetico ha avuto già una chance di staccare il biglietto per Londra: se, infatti, avesse battuto Juan Martin Del Potro nella finale dell’ATP 500 di Basilea, sarebbe stato matematicamente promosso. Purtroppo per lui è giunta una sconfitta di misura e ora è necessario compiere un ulteriore piccolo sforzo affinché le Finals possano vederlo al via. Per stare tranquillo gli sarà sufficiente vincere un match nel Master 1000 di Parigi Bercy, dove, dopo il bye iniziale, Roger attende il vincente della sfida tra Kevin Anderson e Mikhail Youzhny. In ogni caso, ci vorrebbe una clamorosa concatenazione di eventi per escluderlo.

Vediamo, nel dettaglio, qual è la situazione nella Race to London, quando al termine della “regular season” manca solo il BNP Paribas Masters.

 

Già matematicamente qualificati:

1 Rafael Nadal (11670)

2 Novak Djokovic (9610)

4 David Ferrer (5200)

5 Juan Martin Del Potro (4875)

6 Tomas Berdych (3800)

 

Era qualificato, ma ha da tempo annunciato il suo forfait:

3 Andy Murray (5790)

 

Hanno chance di rientrare in uno degli ultimi tre posti rimasti:

7 Roger Federer (3445)

8 Stanislas Wawrinka (3150)

9 Richard Gasquet (3120)

10 Jo-Wilfried Tsonga (3055)

11 Milos Raonic (2770)

12 Tommy Haas (2425)

13 Nicolas Almagro (2200)

14 Mikhail Youzhny (2135)

 

Federer: come detto, se batte Anderson o Youzhny vola a Londra. Se esce all’esordio, rischia di essere scavalcato da Wawrinka (se raggiunge le semifinali), da uno dei francesi, che si affronteranno eventualmente già negli ottavi (Gasquet con la semi, Tsonga con la finale), e da Raonic (ma quest’ultimo dovrebbe conquistare il titolo). Per uscire dal lotto dei titolari, Roger dovrebbe perdere tre posti, e dunque sarebbe necessario che si verificassero in contemporanea tutte le ipotesi sopra citate. Fra l’altro, Raonic e uno dei francesi si ritroverebbero davanti in semi e quindi, se in precedenza Tsonga battesse Gasquet, regalerebbe comunque la qualificazione a Fed-Ex, non potendo sia lui sia Milos approdare al match clou. Ricapitolando, con Roger subito out, l’unica concatenazione di eventi che lo escluderebbe è: Raonic vincitore, Gasquet semifinalista nella parte alta, Wawrinka almeno semifinalista nella parte bassa.

Wawrinka: per tenere dietro i due francesi, gli basta emularne il piazzamento. Per qualificarsi, comunque, può anche perdere una posizione (ma non di più) e in questo lo ha aiutato il sorteggio parigino, che propone il derby transalpino già negli ottavi. Molto importante, per lui, superare il primo ostacolo (Feliciano Lopez o Bernard Tomic), il che gli darebbe la certezza di tenere dietro almeno uno dei bleus.

Gasquet e Tsonga: a Bercy sono in rotta di collisione negli ottavi. Ciò vuol dire che, se Wawrinka supera il suo round d’esordio, solo un francese potrà approdare alla kermesse britannica. La differenza tra Richard e Jo-Wilfried è di appena 65 punti a favore del primo: probabile, quindi, che sia il presumibile confronto diretto parigino, dove sarebbero in palio 90 punti, a determinare il nome dell’ultimo qualificato.

Raonic: si qualifica se vince il titolo. Altrimenti non può superare Federer e ha bisogno di un piazzamento in finale, ma con almeno due tra Wawrinka, Gasquet e Tsonga out prima delle semi.

Haas: per sperare deve solo vincere il titolo. In questo caso, non potrebbe comunque sorpassare Fed-Ex, ma sarebbe davanti a Raonic. Supererebbe Wawrinka e Gasquet se i due uscissero al massimo nei quarti e Tsonga qualora non andasse oltre le semi.

Almagro e Youzhny: per lo spagnolo e per il russo (quest’ultimo rientrato in corsa in extremis grazie al successo di Valencia) le possibilità sono puramente teoriche, visto che a Parigi Bercy dovrebbero vincere il titolo, sperando al contempo in un’ecatombe per i loro rivali.

Fabrizio Fidecaro

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