È stata durissima, lunghissima, ma a mezzanotte e mezza di martedì 19 novembre l’Italia ha potuto finalmente festeggiare la qualificazione alla finale delle Billie Jean King Cup Finals. Bissato il risultato del 2023 grazie a una prova da urlo di Sara Errani e Jasmine Paolini, vincitrici 7-5 7-5 contro Iga Swiatek e Katarzyna Kawa e che hanno fissato il punteggio finale sul 2-1 per le ragazze di Tathiana Garbin a cui vanno grandi meriti oggi per la scelta di schierare nel primo singolare di giornata Lucia Bronzetti, protagonista anche lei di una vittoria fondamentale contro Magda Linette.
È stata una giornata infinita a Malaga, con oltre sette ore di partite palpitanti, con Swiatek che si è sacrificata ben oltre il necessario per aiutare la sua squadra, con Paolini che è stata a pochi punti dal batterla in singolare e in doppio assieme a Errani son riuscite prima a rimontare da tre set point consecutivi sotto per imporsi nel primo set e poi addirittura rientrando da 1-5 nel secondo. Sara, oltretutto, si è tolta anche lo sfizio di chiudere la partita cominciando il punto con un servizio da sotto, riuscendo a reggere l’urto della risposta di Iga e alzando un lob che ha mandato in tilt, per l’ennesima volta nell’ultima mezz’ora, Kawa e fuori tempo Swiatek stessa.
Un finale thriller in un doppio più che mai divertente, degna conclusione di una sfida che si è riequilibrata proprio grazie al successo di Bronzetti all’inizio. Swiatek, malgrado i pochissimi doppi giocati negli ultimi 3 anni, ha fatto una partita al meglio delle sue possibilità. La Polonia si è affidata a lei, che aveva dichiarato appena dopo il singolare finto di non essere ancora soddisfatta perché voleva rimettersi subito in condizioni di poter giocare. Ci sono stati errori tecnici o nei piazzamenti, ma nemmeno così tanti pur di fronte a una coppia molto più preparata di lei. Assieme a Kawa hanno giocato un’ottima prima parte in entrambi i parziali, ma nel momento decisivo è arrivato il ribaltamento.
Nel primo parziale, sul 5-4, il duo polacco ha un triplo set point consecutivo. Paolini è ottima col lob sul primo ed Errani pronta a rete sul terzo, e il secondo è probabilmente la grande occasione giocata male dalle avversarie. Swiatek stava scambiando da fondo con Paolini, a ritmo medio, e ha voluto a tutti i costi cambiare sulla diagonale, con un colpo alto e abbastanza centrale, perfetto per la racchetta di Sara. Iga si è disperata, cacciando un urlaccio verso il tetto del campo e sbracciandosi. Tolto questo, però, la serie di tre game consecutivi a fine set è stata praticamente creata dalla coppia azzurra, cresciute all’unisono nel momento giusto e diventate padrone del campo. Errani a rifinire a rete, Paolini a colpire da fondo e fare il break sul 5-5 con una grande risposta di rovescio.
Nel secondo parziale, il break iniziale per l’Italia viene cancellato da un allungo fino al 5-1 delle avversarie e Swiatek sugli scudi. Proprio lei che poteva faticare stava trascinando la compagna, comunque meno efficace che nel doppio contro le ceche. Kawa ha spesso tremato, sia a fondo, sia nelle chiusure a rete. E dal 5-1 per lei sono cominciati i guai, diventando sempre più rigida e fallosa anche mancando palle da appoggiare nei pressi della rete. Errani e Paolini, notandola, hanno cominciato sempre più a cercarla per acuirne i difetti e sul 5-3 sono stati gravi i suoi errori dal 15-30 per il blackout definitivo che è valso poi il riaggancio. Sul 5-5, proprio lei, subiva il nuovo break che mandava le azzurre a servire per la finale. Così, alla prima occasione, Sara non si è fatta pregare servendo da sotto e chiudendo la pratica con anche un po’ di fortuna.
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