Con 876 punti di vantaggio nella classifica Race sulla prima rivale, Iga Swiatek, Aryna Sabalenka ha ora in mano il numero 1 del mondo. Ancor più del 2023 quando arrivò alle WTA Finals con circa 200 punti in meno di distacco dalla polacca e subì la rocambolesca rimonta. Stavolta i fattori a suo favore sembrano tanti, a cominciare dall’inerzia che da agosto è svoltata complici gli affanni di Swiatek, uscita con le ossa rotte dalle Olimpiadi, evento a cui aveva dato totale priorità dopo un inizio di 2024 di altissimo valore.
Una stagione con Iga che da febbraio a giugno non ha quasi sbagliato nulla, ma che è tornata ora nelle mani di Aryna, autrice oggi di un nuovo trionfo e un nuovo trofeo. A Wuhan, dove in carriera non ha mai perso in tre edizioni giocate, ha portato a casa il titolo numero 17 in carriera, il quarto stagionale (mai era andata oltre i tre) e una nuova vittoria contro Zheng Qinwen dopo quella in finale all’Australian Open.
Delle tre sfide tra loro, quella odierna è stata la migliore per qualità e intensità: un 6-3 5-7 6-3 per la numero 1 del seeding che è riuscita a recuperare nel terzo set da un secondo parziale con diversi break subiti, situazione mai provata prima contro la cinese che si era sempre arresa facilmente. Oggi Zheng, spinta anche da un tifo enorme del pubblico, ha trovato molta più precisione e qualità col dritto nel secondo parziale e ha spesso dato da pensare alla sua rivale. Anche nel set decisivo, quando Sabalenka conduceva 3-0 e servizio, Zheng ha ripreso il primo dei due break con un ottimo scambio dove ha chiuso col dritto e ha cercato in tutti i modi da lì di ritrovare la parità, dovendosi però arrendere a un’avversaria comunque più forte.
Gli 876 punti di vantaggio su Swiatek, inoltre, rendono praticamente certo il ritorno al numero 1 del mondo per Sabalenka il prossimo 28 ottobre. Iga non è in tabellone la prossima settimana a Ningbo (sede di un WTA 500) e non lo sarà nemmeno a Tokyo salvo improvvisi ripensamenti. In ogni caso, non le basterebbero nemmeno quei 500 punti e quando le scadranno i 1500 ottenuti a Cancun l’anno scorso si vedrà (parecchio) indietro rispetto ad Aryna, che si garantirebbe la permanenza al numero 1 a fine anno già solo facendo tre vittorie su tre alle Finals di Riyad, così da evitare anche brutte sorprese in una semifinale come avvenuto lo scorso anno quando la sconfitta contro Jessica Pegula nel Round Robin la portò a finire seconda e subito contro Swiatek, che la sconfisse nettamente e potè poi ritornare in vetta.
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