Naomi Osaka è tornata allo US Open, lì dove ha costruito alcune delle sue gioie più importanti nella sua carriera. Un torneo che ama con tutta se stessa, che ha sempre onorato e da cui ha sempre cercato il massimo, anche negli anni più duri per lei. Fa effetto, ma la giapponese ha ormai 27 anni e non è più la ragazzina che ribaltava il mondo con quella finale vittoriosa contro Serena Williams. Ora, da madre, sta ancora cercando una continuità nel rendimento che possa farla sentire capace di giocarsela davvero con chiunque sul cemento, ma dopo il match point odierno contro Aljona Ostapenko si è quasi commossa per tante cose che riguardavano quel 6-3 6-2, anche se si trattava di questioni anche esterne alla semplice partita.
Le sensazioni che ha lasciato sono tutte rivolte alle possibilità di poterla vedere fare finalmente una delle sue cavalcate Slam. Con un servizio che la teneva lontana dai guai e i continui scambi rapidi vinti sulla potenza le hanno lasciato un sorriso gigantesco sul volto, parlando poi della gioia di essere di nuovo al Bilie Jean King National Tennis Centre. Lei che ha vinto qui nel 2018 e 2020, non aveva lasciato il segno nel 2021 (se non per le questioni legate alla sua depressione) e 2022, ma quell’Osaka non c’entrava nulla con chi è lei veramente. Nelle ultime settimane raccontava dei problemi attuali, in campo, nel mantenere un livello da top-20 nel lungo periodo e di come ancora non senta il corpo agire come lei vorrebbe, ma sta cercando di sfruttare la magia e l’elettricità del pubblico locale per crescere ulteriormente. Al prossimo turno avrà un’avversaria niente male come Karolina Muchova, al rientro dopo l’operazione al polso e che ha vinto oggi la prima partita Slam della sua stagione nel 6-3 7-5 contro Katie Volynets.
Elena Rybakina e Mirra Andreeva sono state protagoniste invece di due partite abbastanza speculari. La kazaka si è imposta 6-1 7-6(2) contro Destanee Aiava, non dando continuità al bel primo set e rischiando qualcosa di troppo nel finale del secondo dove ha anche dovuto salvare diversi set point mentre la russa ha superato Camila Osorio 6-2 7-6(4) con vari problemi al servizio nel secondo parziale, fallendo la chiusura del match sul 5-4 e 6-5 e rischiando di farsi riprendere dal 5-1 di vantaggio nel tie-break. Malgrado tutto, le due rimangono comunque favorite nei rispettivi settori di tabellone: occhio soprattutto a Mirra, che potrebbe andare abbastanza lontano vista l’incertezza sia sulla tenuta attuale di Iga Swiatek sia sulle altre due teste di serie (Anastasia Pavlyuchenkova e Liudmila Samsonova).
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