La buona notizia di giornata per Iga Swiatek è che ha concluso la sua partita con molta più scioltezza rispetto al primo turno contro Sofia Kenin, raggiungendo il terzo round a Wimbledon grazie al successo contro Petra Martic per 6-4 6-3. La polacca è stata molto cinica, sfruttando al massimo gli unici due game in risposta dove ha avuto chance e affidandosi ancora una volta a un servizio meno veloce rispetto ai precedenti tornei ma con cui fin qui ha raccolto molto di più sia in termini di ace sia nel complesso di punti vinti senza far partire lo scambio.
Una numero 1 del mondo che ha vissuto una giornata più tranquilla anche perché il proprio dritto non è mai stato davvero messo sotto pressione dalla croata, e servendo per prima in entrambi i parziali ha controllato al meglio il punteggio, ma ha comunque il pregio di aver fatto centro alla prima vera opportunità senza rischiare di complicarsi la situazione. Sul 5-4 nel primo parziale non ha gestito bene la palla più corta sul 15-30 ma è riuscita comunque ad arrivare a set point, concretizzato comandando lo scambio e spingendo bene col dritto. Nel secondo invece ha riaperto l’ottavo game un po’ dal nulla, perché sul 30-0 Martic lei ha sbagliato una risposta di rovescio in lunghezza ed era abbastanza infastidita, così ha lasciato andare il braccio sul 40-0 prendendo mezza riga laterale col dritto. Petra non è riuscita a chiudere il game e il doppio fallo sul 40-30 apriva una nuova fase dove pur salvando la prima chance di break si è fatta comunque passare due volte con Iga che strappava la battuta e chiudeva a zero la pratica.
Per la polacca, però, il difficile arriverà dal prossimo turno dove troverà Yulia Putintseva per la terza volta nel 2024. Ci ha sempre vinto, prima a Indian Wells e poi a Roma, ma è un’avversaria completamente diversa e molto scomoda da gestire, che su erba può far funzionare al meglio cambi di ritmo e variazioni di traiettoria, applicando più volte la smorzata anche grazie al fatto che l’intensità di Swiatek potrebbe non essere la stessa negli scambi rispetto alle altre superfici. La kazaka, soprattutto, da inizio marzo sta raccogliendo vittorie di valore con vittime del calibro di Sloane Stephens, Madison Keys, Daria Kasatkina, Angelique Kerber, Zheng Qinwen, Liudmila Samsonova ed Ekaterina Alexandrova. Oggi si è imposta 6-0 4-6 6-2 contro Katerina Siniakova con un primo parziale stellare, chiuso in 19 minuti e vincendo 24 punti contro 3. Dovesse Swiatek riuscire a emergere, potrebbe avere al quarto turno niente meno che Aljona Ostapenko che dopo l’ottimo esordio ha regolato 6-3 6-0 oggi Daria Snigur e sarà favorita contro Bernarda Pera, vincitrice contro Caroline Garcia.
Elena Rybakina ha dovuto sudare molto di più, opposta alla veterana ma sempre pericolosa Laura Siegemund, bravissima nel suo gioco d’attacco da fondo campo e nell’impostare la propria varietà di colpi tra risposte bloccate e palle lente alternate ad accelerazioni piatte che hanno fatto effetto per buona parte dell’incontro. La numero 4 del seeding, vinto il primo set per 6-3, ha infatti ceduto il secondo per 6-3 ma ha sfruttato l’ottimo inizio di set decisivo per riprendere margine sulla tedesca che ha evitato di affondare sullo 0-3 e soltando nel momento cruciale è tornata ad avere chance in risposta. Il nono e decisivo game è stato colmo di eventi, con Siegemund che saliva 15-40 ma si vedeva recuperata da due ottimi punti della rivale, la quale però non riusciva a trovare match point e doveva impegnarsi a salvare altre due occasioni di 5-4. Con una prima palla di servizio vincente finalmente la kazaka arrivava a un punto dalla vittoria e, con un altro servizio vincente corretto dall’arbitro chiudeva la partita.
La big che non è riuscita a venire a capo della sua prova odierna è invece Jessica Pegula. Numero 5 del tabellone, nella zona di Elena Rybakina, la statunitense è crollata nel set decisivo contro Wang Xinyu malgrado un secondo parziale vinto cancellando un match point alla cinese. 6-4 6-7(7) 6-1 il punteggio finale che ha dato all’ex top-30 la prima vittoria in carriera contro una top-10 e la chance di giocarsi un terzo turno Slam da outsider contro Harriet Dart, emersa da un finale davvero teso contro Katie Boulter, numero 32 del seeding, sconfitta 4-6 6-1 7-6(8) che comunque era avanti 6-2 nel tie-break decisivo.
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