Wimbledon

Rybakina continua a fare la voce grossa: semifinale contro Krejcikova

Se Aryna Sabalenka non è nemmeno potuta scendere in campo e Iga Swiatek non ha retto più di due partite, l’elemento rimanente del terzetto di grandi protagoniste di questa stagione femminile è giunta in semifinale. Elena Rybakina ha svolto fin qui un ottimo lavoro per cinque partite in quello che è un terreno per lei molto fertile con ben 19 vittorie nelle sue prime 21 partite a Wimbledon.

La campionessa del 2022 è tornata in semifinale, con enorme merito e sembrando molto diversa rispetto alle partite dell’unico evento di preparazione giocato a Berlino dove aveva sofferto di qualche dolore addominale. Probabilmente questa continua ciclicità in termini di stop e problemi fisici che l’hanno costretta in stagione a saltare per esempio Indian Wells e Roma, due tornei dove era campionessa in carica, l’hanno tenuta comunque lontana dai giudizi su chi fosse la grande favorita rimasta in gioco. Rispetto a Parigi, a quel match piuttosto negativo nei quarti di finale perso contro Jasmine Paolini, la kazaka ha fin qui tirato una linea piuttosto netta contro tutte le sue avversarie.

Oggi la sua vittima è stata Elina Svitolina, che non aveva tante armi per reggere continuità e livello della numero 4 del seeding, quasi ingiocabile al servizio e dominatrice praticamente in ogni ambito con un 6-3 6-2 che spiega meglio di tante parole quanto alla fine Rybakina abbia controllato e pressato senza sosta l’ucraina. Domani sfiderà una ritrovata Barbora Krejcikova, giunta a Wimbledon con tanti dubbi su prestazioni e risultati che non arrivavano per tanti e continui problemi fisici degli ultimi anni. La ceca ha giocato una partita quasi perfetta contro Aljona Ostapenko, sconfitta 6-4 7-6(4). Braccia alzate e urla di gioia alla fine, dopo l’ultimo servizio vincente messo a segno al termine di una prestazione di cui essere davvero fieri perché se nel primo parziale è stata una macchina con la prima di servizio (solo quattro seconde in tutto il parziale), poi si è gestita molto bene nel momento migliore della lettone che è riuscita a salire 4-1 nel secondo parziale ma a cui hanno fatto malissimo alcuni game persi nella fase centrale con tante occasioni e rimpianti.

La fase conclusiva è stata ancora più equilibrata: Krejcikova non ha chiuso sul 5-4 e servizio, ma ha ripreso subito il controllo sul 5-6 e nel tie-break si è fatta aiutare da un paio di ottimi dritti dal 2-1 per la rivale e due preziosissimi punti per farla salire sul 5-2 hanno pesato tantissimo anche sul morale della campionessa del Roland Garros 2017 che è crollata al secondo match point fronteggiato.

Domani Rybakina sarà favorita, però sarà anche una partita completamente diversa rispetto a quelle avute fin qui per la tipologia di gioco piatto che Krejcikova può offrire, con anche le variazioni tra slice e discese a rete. La qualità del servizio di Elena ha fatto tanta differenza fin qui, ma ora arriva la parte più importante del torneo.

Diego Barbiani

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