Wimbledon

Paolini al fotofinish! Incredibile finale a Wimbledon per Jasmine

[7] J. Paolini b. D. Vekic 2-6 6-4 7-6(10-8)

Jasmine Paolini fa una nuova impresa e dopo la finale Slam del Roland Garros arriva quella a Wimbledon, in una maniera rocambolesca e incredibile, contro un’avversaria avanti nel punteggio per quasi tutta la durata di un match divenuto bellissimo e a tratti folle, conclusosi solo 10-8 al super tiebreak del terzo set.

Due ore e 51 minuti per la semifinale più lunga nella storia del tabellone femminile dello Slam londinese, con una fase decisiva vissuta interamente col fiato sospeso perché proprio dal 4-4 nel terzo set entrambe hanno cominciato a poco a poco giocare il tennis migliore. Con atteggiamenti completamente diversi, perché Jasmine sembra vivere anche le giornate difficili con positività e leggerezza mentre per Donna si erano accumulate tante chance non sfruttate e il linguaggio del corpo sempre molto negativo e quasi intrappolato dai suoi nervi l’aveva anche portata a uno sfogo emotivo importante al dritto sbagliato per il 6-5 Paolini.

La croata, giunta a quei game conclusivi quasi in riserva a livello fisico, ha giocato una partita dove le è davvero mancato l’ultimo spunto. Ha vinto con merito un primo set piuttosto netto, dove la differenza iniziale era nella prima palla di servizio che le garantiva punti facili a differenza di Paolini che sbagliava tanto ed era costretta a giocare troppe volte di rimessa e in affanno. Quel 6-2 aveva indirizzato la situazione tanto quanto i turni di battuta di un’azzurra che non aveva mai un punto facile. Nel secondo parziale era sempre sotto nel punteggio all’interno dei propri game: 15-30 sullo 0-0, sotto palla break sull’1-1, altre due palle break da affrontare sul 2-2, di nuovo 15-30 sul 3-3.

In qualche modo, cominciando a muoversi meglio e a darsi più spinta nelle gambe, aveva tenuto duro anche esibendosi in qualche bel punto nelle rincorse a rete e neutralizzando la palla corta di Vekic che dal canto suo sprecava le occasioni migliori tradita dal dritto. Sul 4-4, poi, il primo importante passaggio a vuoto della croata con il punto clamoroso perso sul 15-15 che ha di fatto ribaltato il parziale a favore dell’azzurra. Doveva essere sotto 15-30, Jasmine si è trovata 40-15. Ritrovatasi in risposta avendo scaricato tutta la pressione sulla croata, Paolini ha cominciato a impattare ottime risposte col rovescio e a salire subito 0-30 con un doppio fallo di Vekic che ha ceduto regalando il parziale. E così anche nel set decisivo il copione è stato identico: Donna sempre in pressione, con tante occasioni, ma che non metteva a segno il doppio break di vantaggio che avrebbe ipotecato probabilmente la partita. Paolini, indietro 0-2 e palla dello 0-3, capace di recuperare il break sul 2-3 ma tornando subito sotto nel punteggio, è riuscita comunque ad arrivare a quel 4-4 grazie al terzo break consecutivo e un brutto turno di battuta per l’avversaria.

Passato quel momento un po’ traballante per entrambe, gli ultimi momenti di partita sono stati nettamente i più belli. A dimostrazione ancora una volta di quanto questo sport sia bello ma dannatamente perfido. Entrambe riuscivano a dare qualcosa in più, ad aumentare il livello trovando vincenti o giocate di qualità. Vekic a un passo dal baratro ritrovava la prima di servizio e lasciava andare il braccio col dritto, Paolini che vista sfumare la prima grande occasione reagiva con un turno di battuta dove risaliva da 0-30 e lottava come un’indemoniata nelle fasi di parità, salvando anche palle break e ritrovandosi 6-5 grazie a una chiamata di hawkeye molto favorevole. Nel dodicesimo game, con la croata ancora un po’ altalenante al servizio, ha avuto il secondo match point ma di nuovo Vekic che si superava in un lungo scambio chiuso col dritto vincente in avanzamento. E si arrivava così al super tie-break decisivo.

Con un minibreak immediatamente cancellato Paolini tornava in parità e l’ace sul 4-4 le faceva rimettere la testa avanti. Da quel momento hanno fatto tutto bene, entrambe, e si sono portate a braccetto fino alla linea del traguardo. Il dritto di Jasmine, che per quasi tutta la partita è stato spento e poco funzionale, si è svegliato proprio in questi game e l’ha portata al terzo match point. Donna, chiamata a servire una seconda palla, ha forzato e trovato un ottimo piazzamento ma la risposta azzurra è stata ancor più buona da cacciarla indietro nel campo e facendole forzare un dritto quasi in controbalzo terminato in corridoio. Gioco, partita e incontro Paolini. Un’impresa, l’ennesima, e un 2024 che ormai non ha più senso. E non serviva oggi per capirlo.

Diego Barbiani

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