Jasmine Paolini ha fatto un altro passo in avanti in questa stagione già memorabile, con i quarti di finale raggiunti a Wimbledon, lì dove non aveva mai vinto una partita in carriera prima di quest anno. C’è però quella sensazione un po’ dolceamara di un risultato ottenuto anche a causa del ritiro di una sfortunatissima Madison Keys. La statunitense stava avvicinandosi alla vittoria nel set decisivo quando si è piegata su se stessa tenendosi il quadricipite sinistro. Al cambio di campo successivo il medical time out non ha avuto i risultati sperati e la situazione è andata solo peggiorando.
Paolini, così, ha passato il turno malgrado il punteggio di 6-3 6-7(6) 5-5 contro la numero 12 del seeding che era riemersa dalla grande pressione che l’azzurra le stava mettendo con un paio di grandi soluzioni nei momenti decisivi. Eppure, portandosi a pochi punti dalla vittoria, è arrivato il problema al quadricipite sinistro. Forse era un caso, ma per tutta la partita Madison ha raramente saputo reggere lo scambio quando doveva fare spostamenti sul lato sinistro. Jasmine ha spesso cercato quella zona di campo fin dal servizio, e arrivavano spesso palle più “docili” da colpire o direttamente errori. Proprio così era riuscita nel secondo parziale a riaprire tutto quando la sua avversaria era stata avanti addirittura 5-1 e 40-15, sfruttando gli unici 20 minuti di dominio che ha avuto nei primi due set.
Keys aveva approcciato male, cominciando quasi subito a sbagliare proprio dal lato del rovescio, e Paolini era scappata avanti 4-0. Soltanto un recupero parziale ha avvicinato la statunitense, che però non ha praticamente più avuto vere chance. Nel secondo parziale, grazie a un immediato contro break, era riuscita invece a salire di livello e lo splendido passante in corsa di dritto sul punto del 3-1 apriva alla miglior fase della sua partita, dove aveva guadagnato terreno nel campo e spinto Paolini sempre più sulla difensiva. I punti in suo favore sono stati sempre più continui fino a quei due set point, lì dove Jasmine ha trovato il modo di non gettare la spugna. Ricominciando ad attaccare, salvando molto bene a rete il secondo match point e tornando a far sbagliare Keys, Jasmine a poco a poco ritrovava fiducia ed efficacia completando bene l’aggancio sul 5-5.
Madison, nel momento più delicato e coi colpi che dal lato sinistro non stavano più in campo, si è affidata al proprio servizio per uscire dalle sabbie mobili di un undicesimo game durissimo e nel tie-break, pur sbagliando col dritto lungolinea sul 6-5, ha avuto un secondo set point sul 7-6 ben concretizzato. I rimpianti dell’azzurra in quel caso son tutti sul punto del 6-6 dove aveva il comando delle operazioni ma ha sbagliato quell’ultimo dritto col cambio verso il lungolinea, soluzione che per quanto giusta le stava costando la partita. Nel set decisivo i primi quattro game ha mancato il break in entrambe le occasioni e ha perso la battuta, tra frustrazione e poca lucidità. Il momento era ormai cambiato e l’inerzia tutta a favore della numero 12 del seeding, che riusciva a tenere due importanti game al servizio e a strappare nuovamente la battuta all’italiana. Al momento di chiudere, però, il problema muscolare che ha rovinato il suo finale. Non è riuscita a tenere la battuta sul 5-2, sul 5-4 con ormai evidenti problemi non poteva più spostarsi e colpire bene la palla. Raggiunta sul 5-5, dopo il secondo punto ha detto ‘basta’ tra le lacrime.
Per Paolini, salvatasi in qualche modo a un passo dalla sconfitta, ci sarà martedì la sfida di quarti di finale contro Coco Gauff o Emma Navarro.
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