Wimbledon

Navarro elimina Gauff: sarà lei contro Paolini. Sun sorprende Raducanu

La parte bassa del tabellone femminile di Wimbledon non ha più una vera padrona. O meglio, Jasmine Paolini in questo momento è la testa di serie più alta rimasta, ma non avendo di fronte Coco Gauff a causa della netta vittoria di Emma Navarro, la toscana si troverà di fronte la numero 19 del seeding contro cui ha perso tre volte su tre negli ultimi 10 mesi, due in questa prima parte di 2024.

La ragazza nata a New York 23 anni fa, che di fatto è impegnata da un anno e mezzo in un’ascesa costante, ha compiuto un altro scalino pesante in questo Slam londinese arrivando tra le migliori otto per la prima volta in carriera e facendolo con prestazioni di spessore e personalità. Le due volte che è stata chiamata sul Centre Court ha spazzato via prima Naomi Osaka per 6-4 6-1 e ora la numero 2 del seeding con una partita condotta in porto 6-4 6-3 dove è stata bravissima nel primo parziale a recuperare immediatamente il break di ritardo e sul 3-3 è risalita da 15-40 giocando con coraggio e un pizzico di fortuna soprattutto sul 30-40 dove ha preso la via della rete con uno slice di dritto giocato come fosse a squash e terminato esattamente sulla linea di fondo campo.

Quel dritto, in particolare, sembra un colpo capace di darle tanto. Stasera il persistere delle azioni da quel lato han mandato in crisi la connazionale. Un colpo con un po’ di rotazione ma che risulta scivolare molto al contatto con l’erba, quasi quanto il rovescio invece completamente piatto ma giocato senza grandi rischi. In più, spesso aggiungeva una combinazione di variazioni in slice utilissime a spezzare il continuo braccio di ferro. Si è presa il primo set con uno splendido passante di dritto vincente e nel secondo ha portato Coco al punto di rottura prendendosi il break del 3-1. Per la numero 2 del mondo c’è stato un lungo momento di black out dove, con sguardo anche perso, guardava il suo angolo in direzione di Brad Gilbert chiedendogli cosa dovesse fare. Un modo per sfogarsi dopo averlo visto scuotere la testa e coprirsi gli occhi a seguito di un errore col dritto e lei, pizzicatolo con lo sguardo, aveva cominciato a scuotere la testa.

Sarà dunque Navarro a sfidare Paolini, con Emma avanti 3-0 grazie alle vittorie di San Diego (7-5 6-0, nel settembre 2023), di Doha (6-3 7-5, a febbraio di quest anno) e a Miami (6-2 3-6 6-0). E come avremo un nome nuovo in semifinale a Wimbledon da quel quarto di tabellone così sarà anche per la rivale, perché uscirà tra Donna Vekic (6-2 1-6 6-4 contro Paula Badosa) e la sorpresa Lulu Sun, qualificata numero 123 del mondo, prima tennista della Nuova Zelanda a spingersi così in alto in un Major in singolare. Lei che pure giocava per la Svizzera fino a inizio gennaio, nata ad Auckland ma trasferitasi da piccola vicino a Ginevra, prima tennista classe 2001 ad aver ottenuto punti nel ranking mondiale per passare poi al College USA in Texas, che qui a Wimbledon ha dovuto salvare anche match point nel secondo turno di qualificazioni, si è imposta oggi per 6-2 5-7 6-2 contro Emma Raducanu.

Nel match forse dal risultato più sorprendente del torneo, Sun ha giocato 50 vincenti contro gli appena 18 dell’avversaria, andando all’attacco dai primissimi punti grazie a un tennis che sembra fatto per l’erba. Mancina, attaccante, con una palla che corre molto bene e mandava spesso Raducanu in ritardo e in affanno. Poteva forse chiuderla in due set, perché ha avuto due palle break sul 3-3 nel secondo parziale, ma da quel momento in avanti Emma ha giocato con enorme coraggio ogni punto importante, attaccando per prima e prendendo il tempo all’avversaria, venendo ripagata da un paio di brutti errori di Sun sul 5-6 che le sono costati caro. L’inizio del terzo set però, con anche una scivolata della britannica che ha mandato in elongazione il ginocchio sinistro, ha ridato margine alla qualificata che è andata avanti 2-0, poi 3-1 e senza dover davvero salvare palle break ha raccolto pure il doppio break per il 5-2 riuscendo a chiudere con uno dei tanti servizi non risposti da sinistra, commuovendosi poi all’intervista in campo pensando all’enorme scalata fatta, lei che aveva cominciato questo torneo con appena due vittorie in carriera nel circuito WTA.

Diego Barbiani

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