Interviste

Swiatek: “Un torneo abbastanza surreale. Molto fiera di me”

Iga Swiatek ha messo la firma, oggi, su una delle sue prestazioni più nette al Roland Garros nel match che le ha regalato il quarto successo parigino, il terzo consecutivo. Ha ripetuto l’impresa della tripletta riuscita soltanto a Justine Henin e Monica Seles, sulla terra rossa.

In conferenza stampa la polacca ha dichiarato sul momento: “Questo torneo vuol dire tanto per me. È stato surreale col suo inizio, quel secondo turno, e come sono riuscita ad alzare sempre più il livello del mio gioco. Sono veramente fiera di me, perché le aspettative erano davvero alte da fuori, come la pressione. Sono felice che abbia gestito tutto e abbia fatto vedere il mio livello migliore. La partita perfetta? Non so, penso che se consideriamo un po’ le pressioni che ogni finale può portare, credo di aver fatto davvero bene. Sono stata breakkata all’inizio, per cui non è proprio perfetta, ma credo il livello fosse piuttosto alto. Non è stato così semplice come il punteggio fa intendere”.

Un giornalista le ha ricordato di una sua foto su Instagram di cinque anni fa dove diceva della sfortuna per non essere entrata nelle qualificazioni a Roma, e di come la sua vita sia cambiata in questo periodo: “È abbastanza surreale. Nel tennis c’è un percorso abbastanza corretto per tutti, devi lottare e sacrificarti tanto, anche quando vedi che non riesci a entrare in questi tornei. Giocare ITF prima di ritrovarti nel circuito WTA. Nel mio caso è capitato tutto davvero in fretta e non si è mai fermato. Sono davvero orgogliosa anche di questo, se ci ripenso credo che avevo 18 anni allora. Sì”.

Spiegando il concetto di pressione, la polacca ha detto: “Quando parlo di pressione, generalmente metto pressione a me stessa per la pressione che c’è fuori. Sono una perfezionista e c’è sempre pressione dietro di me (di recente in un mini-documentario del suo sponsor di abbigliamento parlava dell’avere il peso della nazione sulle spalle ogni volta, nda). Credo di essermi ormai abituata a gestire la pressione che io metto su di me, ma quando si tratta di qualcosa che viene da fuori e mi colpisce è un po’ peggio, ma sono riuscita a gestirla davvero bene qui. Ho detto che è stata una vittoria emotiva perché tra ieri e stamattina mi sentivo abbastanza stressata e mi dicevo che se fossi riuscita a pensare unicamente al tennis potevo comunque attraversare il momento”.

Sul rapido cambio di superficie in vista di Wimbledon: “Già lo scorso anno ho fatto una pre-season per l’erba e qualche indicazione in più l’ho avuta. Mi sembra che sia un po’ più facile anno dopo anno, per me, adattarmi all’erba per cui sono abbastanza positiva ora. Voglio solo continuare il lavoro fatto finora anche perché il mio coach ha ottenuto ottimi risultati sull’erba lavorando con Radwanska. È sicuramente una sfida abbastanza dura, da un lato pensi che se avessi perso qui presto avrei avuto due settimane in più di allenamento per l’erba e potevo forse essere a un punto migliore, ma dall’altro lato io amo la terra rossa e non la sacrificherei mai”.

Diego Barbiani

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