Dopo sei mesi molto difficili, tra infortuni e scarsi risultati, Jessica Pegula è tornata a fare centro. La statunitense ha vinto a Berlino il quinto titolo WTA in carriera, il primo dal torneo 250 di Seoul dello scorso settembre. Un numero, il ‘5’, che si ripete vista che per mettere le mani sul WTA 500 in Germania ha dovuto salvare cinque match point in finale ad Anna Kalinskaya.
In una giornata cominciata abbastanza presto per lei, dovendo chiudere la semifinale contro Coco Gauff sospesa ieri per pioggia sul 7-5 6-6 per la numero 4 del seeding, ci sono voluti solo quattro punti per battere la prima favorita del seeding. In finale, poi, dopo il dispiacere del primo set perso 7-0 al tie-break è riuscita a ripartire e recuperare da 1-4 nel set decisivo per imporsi 6-7(0) 6-4 7-6(3). Kalinskaya ha avuto prima quattro match point in risposta sul 5-4 nel set decisivo, poi un quinto sul 6-5 prima di cedere al secondo tie-break senza mai mettere in difficoltà l’avversaria.
Seconda finale persa con rimpianti per Kalinskaya in questo 2024, anno di svolta della carriera ma che già nel WTA 1000 di Dubai l’aveva vista un set avanti contro Jasmine Paolini e poi avanti di un break sia nel secondo sia nel terzo set, quando aveva anche servito per il match sul 5-4. A livello di classifica, però, la russa entrerà per la prima volta in top-20 proprio prima del lunedì che deciderà le teste di serie per Wimbledon, torneo che Pegula inizierà da numero 5 del mondo e del seeding.
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